Di Battista infiamma Sottomarina e firma contro l’impianto di gpl
SOTTOMARINA. La firma del deputato Alessandro Di Battista sulla petizione contro l’impianto di gpl avviata la scorsa settimana in città dal neonato comitato.
Il leader del Movimento Cinque Stelle, ieri sera in piazzale Italia per un comizio sul referendum costituzionale dell’autunno (previsto inizialmente a Jesolo, ma non autorizzato dal sindaco per non “politicizzare” le vacanze dei turisti), è stato invitato dal vicesindaco Marco Veronese a aderire alla petizione con cui la città dovrà far sentire la propria voce.
Di Battista sta girando l’Italia in motorino sotto lo slogan “Costituzione coast to coast” per incontrare la gente e spiegare le motivazione per dire “no” alla riforma della Costituzione proposta da Renzi. «Stasera si parla di Costituzione e delle riforme che questo Governo vorrebbe apportare», spiega il vicesindaco che ieri sera ha aperto il comizio di Di Battista, «bene siamo perfettamente nell’argomento se parliamo dell’impianto gpl che i ministeri hanno autorizzato a Chioggia. La riforma propone di modificare il titolo V della Costituzione togliendo sovranità agli enti locali per accentrare il potere nelle mani dello Stato su alcuni temi, tra cui ambiente e energia. Noi crediamo invece che su questi temi siano i cittadini a dover decidere. Ecco perché abbiamo avviato, in modo trasversale, la petizione contro il gpl e per questo invitiamo tutta la platea a firmare al banchetto presente in piazza e invitiamo anche l’onorevole Di Battista».
Sull’assist della riforma del titolo V si è aperto il comizio del deputato che ha spiegato perché ha sentito il bisogno di prendere la moto e mettersi in viaggio per l’Italia. «Sono felicissimo di stare qua, ma saluto il sindaco di Jesolo», esordisce Di Battista, «sarò molto presente nella prossima campagna elettorale a Jesolo visto che mi pare che abbiano paura. Grazie di cuore a Chioggia, vedo migliaia di persone qui a accogliermi. Quando ho capito che Renzi avrebbe occupato militarmente la tv pubblica ho deciso che era meglio prendere il motorino e spiegare alla gente le “schiforme” made in Renzi, Boschi, Verdini. Farò 4000 km unendo il piacere di girare per l’Italia al dovere di informare su cosa vogliono fare. La Costituzione italiana rappresenta un problema per chi crede che le merci abbiano più diritti delle persone. Sanità, istruzione, trasporti devono restare pubblici, sono diritti dei cittadini. Gli italiani non hanno abbassato la testa malgrado la tassazione al 70% delle aziende. Renzi, Verdini, Napolitano e la Boschi vogliono il primato della finanza sulla politica ecco perché vogliono smantellare la Costituzione».
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