Detenuto morde un agente e gli stacca una falange
VENEZIA. Aggredisce a morsi un agente di polizia penitenziaria e gli stacca l’ultima falange del terzo dito della mano sinistra. È accaduto mercoledì 29, verso le 10, al carcere di Santa Maria Maggiore, a Venezia. «E' stata una scena semplicemente raccapricciante, con il detenuto che ha poi sputato sul pavimento la falange del dito strappata - denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe - l'aggressione è avvenuta mentre il poliziotto penitenziario stava accompagnando il detenuto all'ufficio matricola del carcere per alcune formalità». Una reazione violente provocata anche da uno stato psicologico - secondo quando si apprende - abbastanza fragile da parte del carcerato.
L’agente rimasto ferito è un assistente capo con oltre vent’anni di servizio. Subito dopo l’aggressione i suoi colleghi hanno cercato di calmare il detenuto e nel frattempo hanno chiamato il 118 che ha fatto subito intervenire un’idro-ambulanza del Suem. Ai medici dell’ospedale la situazione è apparsa subito grave tanto che l’agente - pur rimanendo sempre cosciente nonostante il dolore - è stato trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale civile e subito ricoverato in attesa di portarlo in sala operatorio per un intervento di ricostruzione della falange. Un episodio che allarma i sindacati di polizia dopo l’episodio successo a marzo quando, a causa di un detenuto andato in escandescenze erano rimasti feriti tre agenti, uno dei quali era stato costretto a ricorrere al pronto soccorso a causa di con una costola fratturata.
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