D’Este: «Manderemo via gli spacciatori»

Sopralluogo di assessore e vigili nelle vie Cappuccina e Fogazzaro. Ieri nuovi controlli, trovato mezzo chilo di droga
Di Marta Artico
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, via Fogazzaro/ Sopralluogo dell'ass. D'Este nelle zone di spaccio
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, via Fogazzaro/ Sopralluogo dell'ass. D'Este nelle zone di spaccio

«Noi non molliamo, queste persone se ne devono andare, così come è stato per via Piave». L'assessore alla Sicurezza Giorgio D'Este ieri pomeriggio, si è materializzato assieme al comandante della polizia municipale, Marco Agostini e al responsabile del servizio sicurezza urbana Gianni Franzoi, nelle zone calde tra via Cappuccina, via Fogazzaro, via Rampa Cavalcavia. Un quadrante di Mestre finito sotto i riflettori per gli episodi di spaccio, violenza e per le proteste degli abitanti, che hanno raccolto centinaia di firme denunciando l'attività di spaccio, i problemi di ordine pubblico, di decoro e di criminalità. Prima dell'arrivo dell'assessore, nell'ultimo tratto di via Cappuccina commercianti e abitanti hanno visto in azione polizia, militari, municipale e finanza.

Allo stesso tempo tra via Monte San Michele, via Piave, Parco Bissuola, erano in corso le operazioni interforze tra polizia locale e polizia statale, con l'utilizzo di Kuma e delle unità cinofile. Il risultato è il ritrovamento mezzo chilo, tra hashish e marijuana, già suddivisa in sacchetti e nascosta a terra, tra le aiuole, negli scoli, nei cestini della spazzatura, ritrovata tra via Monte San Michele e parco della Bissuola.

«Faccio il fotografo di professione», spiega all'assessore un residente, «ho tonnellate di materiale fotografico da farvi vedere se volete, e non è come si dice, la realtà dei fatti è molto peggio. So che non è del tutto colpa del sindaco o di chi per lui, ma dovete davvero attaccarvi al telefono e smuovere chi di dovere, altrimenti qui no se ne andrà mai fuori, siamo esasperati». E ancora: «Ho messo a disposizione la mia casa alle forze dell'ordine, tra il venerdì e il sabato sera qui, arriva tutta la Mestre bene».

Anche il titolare del negozio dell'inizio di via Fogazzaro, Favaretto, ha partecipato al sopralluogo: «Fino a un'ora fa, prima dell'arrivo della delegazione, qui era come tutti i giorni». C'è chi ringrazia dell'interessamento. Chi chiede di venire spesso, non solo dopo le proteste. «Bisogna continuare sulla linea di quanto fatto in via Piave con le risorse disponibili», spiega l'assessore D'Este, «è un lavoro che va replicato mediante l'attività interforze, che già si fa: cercheremo di intensificare le attività investigative per cercare di non incorrere in quei reati derubricati ma riuscire a colpire e neutralizzare queste persone. Non molliamo, andiamo avanti perché sono loro che se ne devono andare da questa zona. Continuiamo a fare pressioni per avere più potere di azione».

Agostini ha spiegato che da diversi giorni sono in corso operazioni quotidiane interforze disposte dal Questore e chieste dai vigili. Prosegue: «Siamo partiti da via Piave, abbiamo liberato piazzale Baisnizza, adesso si sono spostati qui». Assieme all'assessore anche il consigliere Enrico Gavagnin e la consigliera Maika Canton. Luigi Corò ha consegnato all'assessore una petizione finalizzata ad ottenere la modifica della viabilità di via Fogazzaro per contrastare lo spaccio.

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