Deroga a norme antismog per bruciare i parassiti dei pini
SPINEA. È già allarme processionaria a Spinea, tanto che il sindaco modifica addirittura l’ordinanza anti-inquinamento per permettere l’accensione di fuochi mirati a debellare il parassita. In anticipo rispetto agli anni scorsi, per via soprattutto delle condizioni climatiche più miti rispetto alla norma del periodo, il Comune ha emanato un provvedimento che permette tutte le azioni possibili per affrontare la processionaria del pino, che ogni anno procura problemi e noie ai cittadini. In realtà non è ancora il periodo di massima pericolosità, quello del trasferimento delle larve, ma i nidi sono già comparsi in alcuni pini e cedri nel territorio comunale. A lanciare l’allarme sono stati anche i proprietari di cani, prime vittime della processionaria, a Spinea riuniti in comitato. La specie infestante, che danneggia molte piante, in particolare conifere, rappresenta infatti un pericolo anche per la salute delle persone e degli animali domestici, che può attaccare per contatto diretto attraverso i peli urticanti delle larve. Per permettere di debellarle, il sindaco Silvano Checchin ha emanato un’ordinanza che modifica quella delle scorse settimane, nella parte in cui vieta di accendere fuochi all’aperto per bruciare ramaglie o altro materiale vegetale. Era stata introdotta per limitare la possibilità di inquinamento dell’aria e di elevate concentrazioni di polveri. Con il nuovo provvedimento si potrà invece bruciare il verde infestato, distruggendo così i nidi di processionaria e limitando il diffondersi del parassita nei prossimi mesi, senza incorrere in sanzioni. Con un’avvertenza: è vietato, quello sì, gettare i rami tagliati con i nidi nei cassonetti stradali, senza prima averli distrutti. In questo caso, infatti, è il fuoco l’unica soluzione al famigerato bruco. (f.d.g.)
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