Allerta depositi bagagli a Venezia: sicurezza insufficiente
L’ennesimo negozio ha aperto di recente in corte dei Pali, in Strada Nuova. Pellos: «Tema centrale». La precisazione del Comune: «La delibera è chiara, serve il personale»

Dove lasciare i bagagli prima del check-in o dopo il check-out, a Venezia non è certo un problema: sono una ventina i depositi che, spesso, si sono inseriti nei vuoti lasciati dai negozi di vicinato.
L’ultima apertura solo qualche giorno fa, in corte dei Pali a Cannaregio. E tra un armadietto e un lucchetto, ritorna centrale il tema della sicurezza, tanto che il prefetto Darco Pellos ha fatto sapere di volerlo portare all’attenzione del Viminale.
Il caso
All’angolo con calle San Felice, nella corte a pochi passi da Strada Nuova, sulle vetrine di un locale è apparsa la scritta a caratteri cubitali “deposito bagagli”. Non è passata inosservata ai residenti della zona che hanno scosso la testa, definendolo «l’ennesimo sfregio alla città».
Nella Venezia che ogni anno è presa d’assalto da milioni di turisti e che conta quasi più b&b che case dei residenti, inevitabilmente il deposito bagagli è un servizio necessario, ma l’equilibrio è fragile e raggiungerlo è complesso.
Anche per questo, ricorda l’assessore al commercio, Sebastiano Costalonga, c’è una delibera antipaccottiglia che limita non solo il proliferare di negozi e negozietti di calamite e portachiavi, ma anche Atm e depositi. E, con la delibera sotto mano, Costalonga ipotizza che il nuovo locale non sia totalmente a norma.
Le regole
Nelle zone in cui è in vigore la delibera, tra le quali anche Strada Nuova, dove si trova il nuovo deposito, è necessario che questi locali siano muniti di personale.
«Se non l’hanno, come sembra nel caso in questione, faremo le opportune verifiche e i controlli con la polizia locale e se non risulteranno in regola verrà revocata la licenza» spiega l’assessore, sottolineando come la legge nazionale, trattandosi di servizi, permette ai gestori di aprire le loro attività semplicemente con la Scia, senza fare alcuna comunicazione al Comune.
«Molti non sanno che a Venezia è in vigore un regolamento restrittivo, perciò spesso capita che vengano costretti a chiudere» aggiunge.
La sicurezza
«Nel deposito sugli Ormesini» ricorda Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme), «fino a poco fa c’era una lista di cose che non si potevano mettere negli armadietti, dalla droga alle armi. Questo ci fa capire la portata del problema rispetto alla sicurezza: chiunque, pagando, può custodire qualsiasi cosa».
La preoccupazione del consigliere è arrivata anche sul tavolo del prefetto, Darco Pellos, in un recente incontro ed è stata condivisa. «Sicuramente serve fare degli approfondimenti, soprattutto quando parliamo di depositi bagagli non custoditi. Non è un fatto insignificante» commenta Pellos che, ribadisce, porterà il discorso al ministro Matteo Piantedosi.
La città che si spopola
Oltre alla sicurezza, depositi bagagli e Atm sono la cartina tornasole di una città sempre più turistica, in cui i negozi di vicinato soccombono, tra affitti esorbitanti e residenti ai minimi storici.
«Con lo spopolamento» commenta Angelo Zamprotta, vice presidente di Confesercenti, «anche i clienti vengono meno, ma i costi per le piccole realtà ci sono e sono spesso insostenibili. Ad aprire depositi bagagli e Atm sono spesso catene con importanti disponibilità economiche e il fatto di non avere dipendenti da pagare è, ovviamente un costo in meno» fa presente.
Zamprotta sottolinea anche come queste realtà, aperte spesso h24, diventino un ricovero per i senza tetto, Atm o depositi bagagli che siano.
«Inevitabilmente, poi, va detto che il servizio in una città turistica come Venezia serve, ma forse non in zone così centrali e residenziali». In centro storico sono una ventina i luoghi in cui si possono lasciare le valige, diversi sono concentrati tra la stazione e piazzale Roma, ma se ne trovano anche a pochi passi dalla Fenice, a Rialto e nel cuore di Cannaregio. Sparsi a macchia d’olio, raccontano di un business in crescita, in una città sempre più turistica.
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