A Venezia i depositi bagagli invadono i piani terra. Italia Nostra scrive alla Sovrintendenza
Spuntano sempre più luggage storage. Costano quasi 30 euro al giorno e sono concentrati tra stazione e Rialto

Sarà che il Mose ha reso utilizzabili con più facilità i piani terra, sarà che il turismo si mangia sempre più spazi, sarà che i negozi lottano ogni giorno con l’e-commerce. Ma nella città storica l’occhio attento non può fare a meno di notare che molti spazi vuoti si riempiono non solo i sportelli Atm, ma soprattutto con i depositi bagagli.
Vistosi “luggage storage” (appunto depositi bagagli in lingua inglese), con armadietti numerati (e automatizzati) per contenere le valigie. Tra gli ultimi a fare capolino, c’è un “Stow your bags” (“Riponi le tue valigie”), catena presente in tutta Europa, che ha aggiunto il suo terzo spazio a pochi passi dal Malibran.
Una nuova apertura che non è passata inosservata agli occhi di Italia Nostra, che è pronta a sottoporre l’ennesimo caso di spazio trasformato in deposito bagagli alla Sovrintendenza. «Era una libreria, vicino al teatro Malibran. Poi ha chiuso, e ora è diventato un luggage storage, ovviamente con luci e colori ben sgargianti», sottolinea Cristina Romeri della sezione veneziana di Italia Nostra, «è l’ennesimo esempio di come si stia trasformando la città con i flussi turistici»
. Italia Nostra punta il dito all’impatto sul decoro della città. «Vogliamo portare la questione all’attenzione della sovrintendenza», sottolinea Romeri, «c’è un aspetto paesaggistico, legato al decoro, che va preso in considerazione e la Sovrintendenza deve esprimersi in merito. Certo, alla base di tutto c’è sempre una rete di sviluppo incentrata sul turismo».
Ma quanto è esteso il fenomeno? Per avere un’idea dell’impatto, ci pensano le mappe di Google, insieme ad alcuni siti specializzati nell’individuare nelle città ad alto flusso turistico i depositi bagagli. La piattaforma “Radical storage”, per esempio, nella città storica individua 38 punti di appoggio per i bagagli: oltre a quelli automatizzati, sono indicati anche alcuni alberghi che offrono il servizio, così come locali. Ovviamente, la massa critica è concentrata nelle zone più vicine alla stazione di Santa Lucia e a Piazzale Roma, ma c’è anche qualche eccezione alla regola. Per esempio, è spuntato un deposito anche al Ghetto. Poi, c’è comunque qualche punto anche a Castello inoltrata o in Giudecca. Certo, quelli che hanno un maggiore impatto visivo, sono quelli “self service” che si possono prenotare direttamente online: il prezzario varia a seconda della capienza.
Pure Rialto è molto gettonato, e c’è chi in quell’area applica tariffe più salate mano a mano che ci si avvicina al cuore della città. Guardando sul sito di “Stow your bags”, infatti, se in zona Malibran il prezzo per un locker che contiene quattro valigie costa “solo” 1,49 euro per un’ora, 8,49 euro per cinque e 12,99 euro per un giorno, a due passi dal ponte di Rialto lo stesso monte ore passa a 3,49 euro per un’ora, 19,99 euro per sette e 22,49 per un giorno.
Su altre piattaforme, un locker per quattro valigie si attesta in media intorno ai 27 euro al giorno. E intanto, il rullio dei trolley non smette di farsi sentire sui gradini dei ponti (e creare le consuete scaramucce a bordo dei vaporetti).
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