Denuncia dei redditi «Attenti alle insidie dei precompilati»
Compilare da soli il modello 730 per la dichiarazione dei redditi non è affatto semplice come si potrebbe pensare. Lo confermano gli addetti ai lavori: un tributarista e chi nei Caf sindacali conosce bene l'iter. Molti sono gli sbagli in cui incorrere può essere decisamente facile. Il tributarista di Noale, Alberto De Franceschi, osserva infatti che «il 2 maggio scorso è uscito un comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate che informa il popolo dei 730 (circa 20 milioni di contribuenti, ndr) che l'approccio alla dichiarazione è radicalmente cambiato. Dal vecchio schema “tu cittadino dichiari e io Amministrazione, poi, controllo”, al Fisco che rinuncia a controllare la documentazione a supporto delle detrazioni in caso di dichiarazione 730 accettata in autonomia. Si vuole quindi, forse, far passare il messaggio che se il contribuente utilizza il modello precompilato non incorre in controlli e sanzioni? Purtroppo questo messaggio è assolutamente errato, in quanto in presenza di anomalie ed errori nel modello precompilato proposto, o in presenza di modifiche apportate dal contribuente, è passibile comunque di controlli, con successiva richiesta di sanzioni e interessi per le somme omesse totali o parziali».
Alla pagina 4 del modello di istruzioni è scritto che «l’Agenzia delle Entrate potrà comunque richiedere al contribuente la documentazione necessaria per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire di queste agevolazioni. Ad esempio, potrà essere controllata l’effettiva destinazione dell'immobile ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto, nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario per l'acquisto dell'abitazione principale». «Quindi i controlli ci sono», rimarca De Franceschi, «ora viene da chiederci se i 20 milioni di contribuenti hanno o meno le competenze per capire una lunga serie di elementi in merito alle spese sanitarie, per i premi assicurativi, bonus per le ristrutturazioni, mutui, ma pure ristrutturazioni condominiali e contributi previdenziali. Concludo l’analisi con il macello che si rileva costantemente nelle certificazioni uniche dove, per effetto della cassa integrazione o in presenza di soggetti con più sostituti d’imposta (i datori di lavoro), il sistema fa saltare i giorni indicati nelle dichiarazioni generando errori nelle detrazioni fiscali. Rimane il fatto che il contribuente inesperto non è in grado di affrontare una dichiarazione precompilata, salvo non abbia ampia e comprovata esperienza nelle tematiche fiscali e tributarie».
E ad avvalorare questa tesi c’è pure il commento di Lucia Volpato, che da anni segue a Mestre il Caf della Cgil. «Le difficoltà ci sono per un cittadino inesperto in questo campo», assicura, «e lo abbiamo già visto accadere. I sostituti di imposta e gli oneri pluriennali come mutui o ristrutturazione possono creare dei problemi enormi, perché poi non si arriva magari al rimborso dovuto. Pertanto, chi non sa come metterci mano, è bene che il 730 se lo faccia compilare da persone competenti».
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