Dentista senza la laurea condannato a tre mesi

Cona. Il falso medico aveva seguito una donna per sei anni applicandole protesi ma era un semplice odontotecnico. Alla paziente dovrà versare 12 mila euro

CONA. Stando alle accuse, avrebbe eseguito interventi in bocca ad alcuni pazienti, ma non poteva perché era un semplice odontotecnico. Non solo, avrebbe provocato anche danni irreversibili alla dentatura di una paziente che all’epoca dei fatti aveva 55 anni e che ieri, davanti al magistrato Andrea Bortoluzzi, si è costituita parte civile con l’avvocato Francesca Lacchin. Il giudice monocratico del Tribunale di Venezia ha condannato Gilberto Schiesari, 62 anni di Cona, a tre mesi di reclusione, imponendogli di versare immediatamente una provvisionale di 12 mila euro alla paziente e delegando la quantificazione dei danni al Tribunale civile.

Doveva rispondere di esercizio abusivo della professione medica, quindi di aver aperto uno studio dentistico e di aver utilizzato apparecchiature odontoiatriche senza avere l’abilitazione per farlo, infine di aver omesso i controlli sull’apparecchiatura radiologica che aveva nello studio di Cona. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a due mesi e 20 giorni, mentre il difensore si era battuto per l’assoluzione, sostenendo che, forse, l’imputato era andato al di là delle sue competenze ma che certamente non era stato lui la causa dei danni alla paziente che si è costituita parte civile in aula. L’avvocato Lacchin, invece, ha spiegato che per ben sei anni, dal 2005 al 2011, la sua cliente è andata a curarsi nello studio dell’odontotecnico, il quale le aveva anche applicato delle protesi senza alcun controllo medico. «Nonostante nel tempo le condizioni di salute, per quanto riguarda la bocca, andassero peggiorando, l’imputato», ha aggiunto il legale di parte civile, «aveva continuato a intervenire mettendo le mani in bocca alla paziente raccontandole addirittura che stava seguendo dei corsi di aggiornamento che aumentavano la sua competenza». Per tutto questo l’avvocato Lacchin aveva chiesto al giudice un risarcimento danni complessivo di 45 mila euro.

A scoprire che Schiesari faceva il dentista senza aver conseguito la laurea in medicina erano stati i carabinieri del Nas, che avevano compiuto un blitz nel suo studio a Cona quattro anni fa, nel 2012: erano entrati ed avevano trovato alcuni pazienti, alcuni dei quali, in seguito, avevano ammesso che l’odontotecnico solitamente interveniva sui pazienti senza la presenza del dentista. Hanno anche testimoniato in aula: tra l’altro Schiesari aveva anche un altro studio, a Montegrotto in provincia di Padova, dove i militari del Nucleo antisofisticazioni non erano, però, andati.

Giorgio Cecchetti

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