«Delrio ha capito i problemi di Chioggia»

Il sindaco Casson soddisfatto dopo l’incontro a Venezia con il ministro sulla questione del Mose

CHIOGGIA. Pista ciclabile sublagunare, autorità portuale unica per Venezia e Chioggia, nuove infrastrutture viarie e trasferimento del mercato ittico all’ingrosso. Questo il “malloppo” di richieste che il sindaco Giuseppe Casson ha presentato giovedì al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio a Venezia per visitare, con il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, i cantieri del Mose. Casson, come aveva annunciato, è arrivato a Venezia con la lista della spesa chiedendo di attingere in maniera importante dai fondi di compensazione, 221 milioni di euro, previsti per mitigare l’impatto del Mose sui territori che lo stanno “sopportando”.

«È stato un incontro molto positivo», sostiene il sindaco, «ho rappresentato al ministro la necessità che le opere di compensazione del Mose vengano definite e pianificate con la piena condivisione dei territori coinvolti, verso i quali attuare un’autentica compensazione rispetto ad interventi che, pur se finalizzati ad un importante obiettivo finale, hanno comportato rilevantissime ferite, ambientali e non, a carico di Chioggia, Venezia e Cavallino Treporti». In particolare per Chioggia sono state pesantissime le conseguenze subite dal comparto della pesca a causa della rilevante incidenza sull'ecosistema lagunare. «È impensabile», precisa Casson, «che gli interventi di compensazione non vengano realizzati sopra le teste dei cittadini e senza un’effettiva e concreta interlocuzione con i sindaci che li rappresentano». Sotto questo profilo il ministro Delrio ha manifestato piena disponibilità all’ascolto del territorio e ha invitato il sindaco a elaborare un piano che definisca le urgenze per poter individuare le misure alle quali dare concreta operatività. Casson, ma anche Brugnaro per Venezia e Nesto per Cavallino, hanno insistito sull’importanza di realizzare un percorso ciclabile che colleghi per via subacquea tutta la laguna, sfruttando i tunnel già esistenti del Mose. Questo garantirebbe una chiave di lettura diversa, sostenibile dal punto di vista ambientale, ad un’opera che a livello mondiale è stata fortemente dibattuta. Casson si è poi soffermato sulle sofferenze del porto e sulla necessità di collegamenti nuovi (ferrovia e Romea commerciale) che garantiscano a Chioggia di uscire da quell’isolamento cronico che ne penalizza il turismo, lo sviluppo industriale e portuale. «Al ministro», spiega Casson, «ho chiesto anche di individuare un percorso, rapido e efficace, per garantire il trasferimento del mercato ittico in Val da Rio liberando il centro della città da una presenza sempre più invadente». In un successivo incontro a Roma, che si terrà a settembre, Delrio ha promesso di affrontare in modo puntuale ciascuna delle questioni poste da Casson a cui ha chiesto anche di elaborarle in modo analitico in un dossier dando rilevanza a quelle di maggior urgenza per il territorio.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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