Delrio: "Danni per 91 milioni di euro"
MIRA - Il Ministro alle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio ha visitato giovedì pomeriggio la Riviera del Brenta e incontrato le amministrazioni comunali di Dolo, Mira e Pianiga rispondendo ad un invito di Bruno Pigozzo, vicepresidente del Consiglio Regionale ed esponente del Pd.
Al ministro è stata anche consegnata una lettera - firmata da Pigozzo, Alessandra Moretti, Francesca Zottis e da Franco Ferrari, capogruppo di Moretti Presidente a Palazzo Ferro Fini - nella quale gli esponenti Dem domandano al Governo "di garantire la massima celerità nella liquidazione degli importi stanziati", possibilmente stanziando "ulteriori risorse" rispetto a quelle gi prospettate.
Al termine dell'incontro con Delrio - che ha voluto di persona rendersi conto della situazione post-tornado, visto che l'esponente del governo ha vissuto un'esperienza analoga quando, nel 2012, da sindaco di Reggio Emilia fu alle prese con gli effetti del terremoto che colpì la sua provincia e quella di Modena - Bruno Pigozzo ha intetizzato gli elementi del dialogo con i sindaci: "Il ministro, dopo aver espresso la sua vicinanza non formale alle famiglie dei comuni devastati, ci ha ricordato di ragionare correttamente in due fasi: la prima, quella dell'emergenza che dura circa sei mesi, sta già seguendo una procedura collaudata di rilevazione e quantificazione dei danni subiti; la seconda, quella della ricostruzione, sarà invece gestita sulla base della relazione di congruità che verrà svolta sulla cifra di 91milioni, vale a dire la somma stimata dalla protezione civile come valorizzazione complessiva dei danni".
"Ciò significa", ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio regionale, "che ai due milioni ipotizzati in fase emergenziale se ne aggiungeranno altri proprio al fine di assicurare una ricostruzione dignitosa".
"Il messaggio finale del ministro, dopo gli incontri odierni - conclude Pigozzo - sottolinea che serve la massima coesione istituzionale tra Comuni, Regione e Governo per le due fasi indicate. Occorre cioè un concerto istituzionale totale per assicurarsi una corretta gestione della fase attuale dell'emergenza. Ma la stessa coesione sar ancor più necessaria, con il contributo anche di tutti i parlamentari veneti senza distinzione di appartenenza politica, quando arriver il momento di accedere a nuove e pi importanti risorse per avviare la fase della ricostruzione".
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