Delitto di Corso del Popolo, non c'è stata premeditazione

Il gip ha creduto alla tesi di Susanna Lazzarini, che ha detto di aver avuto in borsa il cordino con cui ha strangolato Francesca Vianello perchè voleva utilizzarlo per incartare un regalo

Non c'è stata premeditazione. Questa la conclusione del gip dopo l'interrogatorio di  Susanna Lazzarini, arrestata per l'omicidio di Francesca Vianello, 52 enne residente in Corso del Popolo. Il giudice, convalidando la misura cuatelare, ha creduto alla tesi della donna, che ha spiegato di aver avuto in borsa il cordino con cui ha strangolato Francesca Vianello perchè voleva utilizzarlo per incartare un regalo. I guanti in lattice invece li aveva con sè come sempre, perchè soffre di alcune allergie che si manifestano toccando determinati materiali.

E' stata riconosciuta l'aggravante della rapina. Susanna Lazzarini è dunque accusata di omicidio volontario e rapina. Francesca Vianello è stata uccisa perché chiedeva la restituzione di un prestito di cento euro fatto a Susanna Lazzarini il 23 dicembre. Soldi che la 52enne non poteva restituire e che erano serviti per acquistare alcuni regali per i figli e preparare il pranzo di Natale. Il 29 dicembre, quando Lazzarini si presenta a casa dell’anziana per restituirle il denaro, confessa alla donna che quei soldi non li ha. Scoppia una lite al termine della quale Lazzarini uccide l’anziana. Lo fa con un cordino che ha in borsa e dopo aver infilato dei guanti in lattice.

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