Delitto di Corso del Popolo, Francesca doveva incontrare una persona per riavere del denaro

Sull'omicidio Vianello c'è l'ombra dei soldi. Trovate tracce di sangue nell'appartamento, saranno analizzate per risalire al Dna. La donna aveva attorno al collo un cordino di colore bianco lungo all’incirca 50 centimetri. È possibile si tratti del cordino di un indumento.
GIORNALISTA: Mion AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Mestre DESCRIZIONE: omicidio in corso del popolo
GIORNALISTA: Mion AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Mestre DESCRIZIONE: omicidio in corso del popolo

MESTRE. Francesca Vianello martedì mattina quando è stata uccisa doveva incontrarsi con una persona che le doveva restituire dei soldi. È il nuovo elemento che emerge a 24 ore dalla scoperta del delitto nell’appartamento al civico 167 di corso del Popolo a Mestre. Un altro dettaglio importante per il prosieguo delle indagini sono delle tracce di sangue individuate e repertate dagli agenti della polizia scientifica accanto al cadavere. Su queste tracce di sangue sarà realizzato l’esame del Dna. È possibile che non sia il sangue dell’81enne Francesca ma di chi l’ha uccisa.

A 24 ore dal delitto, per le indagini assume valore il fatto che l’anziana dovesse incontrare una persona che le doveva restituire dei soldi. Una persona che conosceva bene. Ma all’appuntamento Francesca non ci è mai arrivata. È stata uccisa ben prima di prepararsi per uscire. Infatti è stata ritrovata morta mentre indossava ancora la vestaglia da camera. Quando sono entrati i primi soccorritori hanno percorso il corridoio centrale dell’appartamento che separa il salotto a destra dalla cucina a sinistra. Terminato il corridoio c’è una porta a vetri che conduce al bagno. Davanti a questo e a terra supina è stata trovata la donna. A girarla, per soccorrerla sono stati i sanitari del Suem. La donna aveva attorno al collo un cordino di colore bianco lungo all’incirca 50 centimetri. È possibile si tratti del cordino di un indumento, magari proprio della vestaglia da camera che Francesca indossava. I sanitari del Suem hanno girato il corpo della donna per capire se potevano fare qualcosa per rianimarla. Purtroppo era morta da alcune ore. Il corpo è stato scoperto intorno alle 12,30. Il medico, durante questa manovra, le ha tolto il cordino che aveva attorno al collo. Quindi l’arrivo della polizia che ha isolato l’appartamento in attesa dell’intervento degli agenti della polizia scientifica che per diverse ore hanno passato al setaccio l’appartamento in cerca di tracce lasciate dall’omicida.

L’elemento più forte recuperato e che ora sarà analizzato sono alcune macchie di sangue trovate sul pavimento, di colore bianco, del corridoio dov’era il cadavere. Si tratta di sangue su cui ora la polizia scientifica farà l’esame del Dna. Da un primo sopralluogo cadaverico sul corpo di Francesca non sono emersi segni o ferite che possano far pensare che si tratti del sangue della vittima. Quindi è probabile che a breve gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal dirigente Angela Lauretta, possano avere il Dna di chi ha assassinato la donna. I poliziotti sono sempre più convinti che si tratti di una persona che Francesca conosceva.

Un altro elemento che non viene trascurato è il fatto che diversi cassetti di comò e armadio erano aperti e in disordine. Come se qualcuno avesse cercato qualche cosa o avesse voluto inscenare un furto o una rapina. Su questi cassetti forse è stata trovata un’impronta che non appartiene alla donna. Ma per gli investigatori è importante capire se qualcosa è stato portato via oppure se chi ha ucciso Francesca ha poi cercato documenti, soldi o preziosi all’interno dei cassetti. Una ricerca che ha svolto senza fare tanto rumore. Nessuno ha infatti sentito rumori sospetti, tranne due inquilini del palazzo, che dicono di aver sentito un grido soffocato e un uomo che pronunciava una frase: «Stai tranquilla». Entrambe hanno una collocazione temporale tra le 8 e le 8,20.

Nessuno però ha visto persone estranee al palazzo uscire o entrare la mattina del delitto. I cassetti aperti, comunque, possono essere stati lasciati così per creare una messinscena e depistare gli investigatori. Intanto la polizia ha rintracciato alcuni familiari della donna che prima di abitare in corso del Popolo viveva con uno zio in via San Donà. Si tratta di una sorella e di due nipoti che abitano in zona, ma che da anni non avevano più rapporti con Francesca.

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