Degrado: Venezia abbandonata a se stessa

Picnic improvvisati, bagni nei canali, ressa sui gradini delle Procuratie, il guano dei colombi usato come cuscino alla Biblioteca Marciana, ovunque persone a torso nudo. L'assalto senza regole alla città e ai suo decoro

VENEZIA. Un concertino improvvisato davanti alla chiesa di San Salvador, con le nicchie di marmo usate come “backstage”. Una siesta sui marmi della Biblioteca Marciana con il guano dei colombi come cuscino. La sosta sui gradini delle Procuratie Nuove con turisti in coda per avere il proprio turno e potersi sedere finalmente su qualcosa di fresco per addentare il panino del pranzo.

Un’altra giornata d’assalto e di degrado, in centro storico, soprattutto nell’area marciana che sembra davvero abbandonata a se stessa e dove chiunque fa ciò che vuole, dai pic nic alle biciclette ai torsonudisti, ovvero nudisti dalla cintola in su, come se andassero al bar della spiaggia. E, come dimostrano le foto inviateci dal lettore Maurizio Marchetto, c'è anche chi, con grande sprezzo del pericolo viste le condizioni igieniche del canale, si fa la barba in rio di Noale.

 

 

L’estate 2015, oltre che per essere stata una delle più calde del secolo (nuovo e vecchio), sarà ricordata anche per un imbarbarimento degli usi e costumi dei turisti, in un dilagare di tende da campeggio piantate sui masegni, mountain bike su e giù per i ponti, tuffi in Canal Grande, spogliarelli in mezzo alla strada come se la città fosse il parco giochi di una spiaggia popolare. Fino al bagno adamitico, belli nudi, a Rialto, in Canal Grande, il cuore della città. Così, davanti a tutti.

 

L'uomo che ha fatto il bagno nudo a Rialto, si asciuga tranquillamente in mezzo alla gente
L'uomo che ha fatto il bagno nudo a Rialto, si asciuga tranquillamente in mezzo alla gente

 

L’allarme sul degrado era stato lanciato qualche settimana fa, e con particolare vigore, anche dall’associazione Piazza San Marco che, in un dossier aveva denunciato lo stato pietoso in cui versa l'area marciana. E la situazione non è granchè cambiata. La documentazione - scritta e fotografica - inviata alle istituzioni racconta dei soliti bivacchi all'ombra delle Procuratie, dei soliti pediluvi in bacino San Marco, dei soliti torsi nudi e magliette in testa; ma racconta soprattutto del nuovo fenomeno dell'estate e cioè dello sbarco in forze dei venditori abusivi bengalesi che, da qualche unità, sono diventati almeno una cinquantina solo in Piazza San Marco. «Bande di bengalesi sempre più aggressive e minacciose rendono la situazione insostenibile per gli operatori economici della Piazza e per gli stessi ospiti di Venezia - aveva spiegato il presidente Alberto Nardi - servono urgenti contromisure per riportare l'ordine e il rispetto delle regole vigenti».

Un sonnellino con la testa sul guano dei colombi in piazza San Marco
Un sonnellino con la testa sul guano dei colombi in piazza San Marco

Dalla denuncia alle proposte, a partire dalla necessità di informare chi compra grano o borse contraffatte o ombrellini che potrebbero scattare le multe, per proseguire con l'urgenza di ripristinare i Guardiani di San Marco (quest'anno saltati per mancanza di sponsor), per andare avanti con il rispetto delle norme legislative per finire con il bisogno di creare un coordinamento tra varie forze dell'ordine, pubblico e privato, per tutelare l'area marciana. Nel frattempo, l’estate sta quasi finendo. Se ne riparlerà, forse, l’anno prossimo.

Si spoglia nudo e nuota in Canal Grande

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