«Degrado e paura, siamo blindati in casa»
«Blindati in casa». I residenti di via Querini e via Carducci tornano a protestare e segnalare il degrado in cui versa la zona, assediata da bivacchi di sbandati. «La situazione non è migliorata», spiegano i residenti, nonostante la mensa di Ca’ Letizia si sia dotata di una sorta di centro diurno, aperto il pomeriggio per dare un riparo a quanti non vogliono passare l’inverno all’addiaccio, in attesa di rifocillarsi dai volontari della mensa della San Vincenzo. L’obiettivo dell’iniziativa della mensa di Ca’ Letizia è duplice: offrire un riparo dal freddo e dalle intemperie durante il pomeriggio a quanti vivono in strada e tenere queste persone lontane dalle zone dove è più alta la protesta anti-degrado dei residenti.
Ma secondo gli abitanti, i bivacchi non sono cessati, anzi. «Non è cambiato nulla», spiega Davide, «la situazione è anzi peggiorata, perché queste persone non stanno certo ferme, come è ovvio che sia. Escono, si danno il cambio, stazionano davanti alle abitazioni, continuano a vivere sotto i portici e sono più di prima, visto che il via vai è aumentato. Nessuno ce l’ha con loro, anzi, molti di noi in passato hanno servito alla mensa, c’è addirittura chi si è impegnato su questo fronte. Nonostante ciò il problema è tangibile e si tocca con mano, è sotto gli occhi di tutti qui».
Tra via Carducci e via Querini ci sono alcuni abitanti che si stanno organizzando per pulire sottoportici e marciapiedi da quanto viene abbandonato durante il giorno e la notte: resti di cibo, spazzatura.
Un impegno non da poco, ma il problema permane. «Questi gruppi di persone», spiega un residente che preferisce l’anonimato, «vivono praticamente qui, alcuni di loro non sono propriamente senza tetto o veri poveri, quelli, per intenderci, che non hanno cibo da mettere sotto i denti. Sono persone alcolizzate, sbandati, umanità varia che fa la pipì sotto casa nostra, che fa i bisogni dove capita, che contribuisce a rendere la situazione poco vivibile. Così in via Querini arriva un po’ di tutto e il risultato è che la sera abbiamo paura ad uscire: qui abitano sempre più anziani, persone sole, che non hanno neanche il coraggio di andare a messa a San Lorenzo o di tornare a casa dopo le 18 in inverno quando è buio presto».
Possibile vivere così? «Si respira un clima di disagio», aggiunge Mariano, «un clima che continua a peggiorare. Se anche ci sono due vigili davanti alla mensa, non è che possano fare tanto, d’altronde non è certo loro compito. Sappiamo che la situazione è complessa, ma la nostra zona si sta sempre più degradando e nessuno vuole venire più ad abitare da queste parti».
Un problema, dunque, che riguarda il decoro di chi risiede nei condomini che si affacciano lungo la via. Racconta un abitante: «Alla fermata di via Carducci, fronte ex Brek, non si può neanche più prendere il bus, perché ci stanno in maniera stabile diverse persone: passano tutto il giorno sedute sulla panca con la valigia».
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