Degrado a Venezia, scure sui figuranti in costume e raccolte fondi

Nuove ordinanza, vietati anche i banchetti per la raccolta firme. Il sindaco: "Spettacolo indecoroso"

VENEZIA. Stop ai figuranti in costume settecentesco che promuovono i concertini vivaldiani nelle chiese. Ma anche a quelli simil-Marco Polo che intrattengono i crocieristi in tour. E ai raccoglitori di firme con banchetti un po’ dappertutto, che si tratti delle comunità di recupero per i tossicodipendenti o per altre iniziative politiche o sociali. Lo prevedono due nuove ordinanze firmate dal sindaco Luigi Brugnaro nel quadro dell’operazione di tutela del decoro e di contrasto del degrado messa in atto dall’Amministrazione comunale. Le ordinanze vietano appunto  sia l’attività di “figurante in costume”, sia l’attività di raccolta firme e fondi in forma itinerante nella Città antica. Decisioni prese dopo un’ attenta analisi dei due fenomeni, congiunta con tutte le Forze dell'Ordine, che dimostrano di avere importanti ripercussioni a livello di gestione dei flussi pedonali nella città storica.

«Un ulteriore segno di attenzione verso la Città di Venezia per contrastare gravi ripercussioni alla vita dei cittadini e dei visitatori. «Con queste due ordinanze», commenta il sindaco, «andiamo a vietare un malcostume in un territorio, come il nostro, dove è massiccia la presenza di turisti. Basta quindi con la raccolta di firme e soldi da parte di sedicenti associazioni che stazionano lungo le calli senza permessi e soprattutto basta con l’indecoroso spettacolo di mascheranti, che nulla hanno a che fare con la storica tradizione culturale veneziana, che spesso diventano reale minaccia nei confronti dei passanti e dei malcapitati turisti. Attività che, spesso, nascondono veri e propri racket. Entrambe le Ordinanze sono state pubblicate all’Albo Pretorio del Comune di Venezia ed avranno validità per 120 giorni».

«È emerso infatti», recita ancora la nota comunale, «come, nelle aree maggiormente interessate dai flussi turistici, ci sia la costante presenza di soggetti, appartenenti a strane “associazioni”, dedite alla raccolta di firme, di solito contro la droga, e alla raccolta di fondi per finanziare l’attività delle organizzazioni stesse. Un fenomeno che a Venezia crea intralcio alla circolazione pedonale soprattutto quando questa raccolta, itinerante per la Città, staziona in ambiti ristretti come le calli o i punti di intenso passaggio turistico. Per questo motivo e, proprio con l’avvicinarsi delle Festività natalizie e del Carnevale, si è stabilito di vietare l’attività di raccolta firme e fondi. Un eventuale permesso potrà comunque essere concordato con i responsabili delle organizzazioni impegnate in questo tipo di raccolta firme e fondi, solo se questa sarà svolta in luoghi e in orari predefiniti e precedentemente autorizzati, attraverso l’ottenimento della concessione comunale per l’occupazione temporanea del suolo pubblico. Non ci sarà più la raccolta “selvaggia”». L’altra ordinanza vieta l’attività di figurante in costume con l’utilizzo di maschere ed altri costumi non riconducibili alla tradizione storica, culturale e carnevalesca. Persone che, dedite a farsi fotografare o filmare, attirano l’attenzione di turisti di passaggio con l’obiettivo di raccogliere denaro in forma di offerta, a volte, in modo insistente e minaccioso.


 

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