Decoro della città, ultimo sfregio gruppi di ubriachi in Strada Nuova

“Addio al celibato” con travestimenti, urla e alcol: i ragazzi organizzati da siti Internet specializzati I residenti si ribellano e raccolgono firme: «Adesso basta, Comune e forze dell’ordine intervengano»

Emergenza ubriachi. L’ultima frontiera del cattivo gusto e del degrado si chiama “addio al celibato”. Solo una scusa per gruppi di giovani urlanti e molto spesso ubriachi che percorrono le calli veneziane causando disturbi. Un oltraggio al decoro della città antica molto più grave di singoli gesti di maleducati che pure hanno tenuto banco sui giornali durante l’estate. Sabato sera si è rischiato l’incidente quando un gruppo di giovani travestiti ha cominciato a urlare, urtando in Strada Nuova alcune persone. Scambi di opinioni al limite della violenza.

Una situazione che peggiora. Alcuni abitanti di Strada Nuova-Santi Apostoli hanno raccolto firme per chiedere un intervento del Comune e delle forze dell’ordine. Perché il fenomeno è in aumento. Con un netto peggioramento della qualità della vita per i residenti. E del rispetto per la città.

I gruppi di “addio al celibato” e “addio al nubilato” vengono dalla terraferma, anche da Padova e Treviso. Cominciano la loro marcia nel primo pomeriggio, da piazzale Roma e Tronchetto dove arrivano con l’auto, o dalla ferrovia. Gruppi di dieci-quindici persone con travestimenti da Carnevale di periferia. Si danno appuntamento per un sabato “fuori dal comune”, grazie a siti Internet che organizzano a pagamento i giri di bevute e le feste ambulanti. Le tappe prevedono soste nelle osterie che si trovano lungo il cammino. Verso sera gli eroi sono ubriachi e il tono ella voce aumenta. «Non ce la facciamo più a stare in casa anche con le finestre chiuse», protesta un’anziana che abita in Strada Nuova. I gestori dei locali più intelligenti hanno affisso un cartello: “Non si dà da bere a quelli dell’addio al celibato”. Ma il rifiuto è facilmente aggirabile. Il numero delle osterie è in continuo aumento, aprono in continuazione anche una di fianco all’altra. Il consumo di alcol aumenta, e non soltanto in campo Santa Margherita e agli Ormesini.

Così i turisti dell’addio al celibato trovano facilmente da bere. Si urla fino a tarda sera, trasformando la città in un grande bar diffuso pieno di ubriachi. «Abbiamo le armi spuntate», aveva detto qualche tempo fa l’assessore alla Sicurezza, Giorgio D’Este, «e ci serve personale». Ma adesso il fenomeno sta sfuggendo di mano. Sempre più numerose le proteste dei residenti - ma anche dei turisti - che vedono stravolta la città all’insegna del trash. «Chiederemo provvedimenti al Comune», annuncia un residente che abita a Santi Apostoli, «inutile battersi per la sicurezza e il decoro se poi si permettono queste cose».

Un altro problema è che il numero dei vigili in servizio la sera è diminuito. E che polizia e carabinieri non si vedono spesso. E poi si occupano di ordine pubblico in senso stretto.

Che fare? Intanto avvisare i siti Internet specializzati che le loro proposte possono provocare danni alla città e dunque sono sanzionabili. E intervenire con durezza sui gruppi di ubriachi per il disturbo alla quiete pubblica. Prima che la città sia definitivamente sfregiata. (a.v.)

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