Decolla il progetto di controllo di vicinato
Controllo di vicinato, dopo le prime riunioni pubbliche in città e nelle frazioni, prende quota questo sistema di sorveglianza di stampo anglosassone che vuole coinvolgere i cittadini residenti trasformandoli in “agenti di quartiere” subito pronti ad aiutarsi e chiamare le forze di polizia.
Il sindaco Andrea Cereser ci crede molto. In un recente convegno sulla famiglia organizzato all’oratorio don Bosco, il primo cittadino ha tessuto l’ elogio del controllo di vicinato e ricordato che in via Leonardo da Vinci, è stata organizzata una cena di strada coinvolgendo anche il Comune per cementare amicizie e rapporti nella prospettiva di incrementare il controllo da parte dei cittadini ed il mutuo aiuto in casi di emergenza. Sempre più spesso in un quartiere o in una via della città, i residenti neppure si conoscono nè si sono mai visti. Ecco perché si punterà su queste cene conviviali tra vicini. Ma non mancano le polemiche. Ci sono cittadini, che hanno scritto lettere accorate, i quali temono il diffondersi dell’allarmismo, della delazione, della violazione della privacy. Concetta Centonze, docente, ha scritto una lettera appassionata in cui mette in guardia da simili pericoli che rischiano di minare la comunità alle sue fondamenta. Poi l’ex sindaco e assessore alla sicurezza, Oliviero Leo, che attacca il Comune: «I furti e reati commessi in questi mesi non possono essere risolti con le tecniche dei boy scout care al sindaco e alla giunta. Se vogliamo pensare alla sicurezza dobbiamo sempre puntare sulle forze di polizia e i loro organici e quindi riportare alla luce la proposta dei presidi misti con i militari dell’Esercito che anche in queste missioni hanno dato prova di valore ed efficacia in tante città italiane».
Il sindaco Cereser e l’assessore alla sicurezza, Luigi Trevisiol, credono molto nel progetto che vogliono veder crescere e che li ha visti presenziare alle varie riunioni e incontri finora organizzati. È stato istituito un indirizzo email dedicato al Controllo di vicinato, mentre sono stati ordinati i cartelli che indicheranno le aree dove il controllo è già stato attivato. All’account, controllodelvicinato@sandonadipiave.net, risponderanno operatori della polizia locale fornendo informazioni sullo sviluppo del progetto, sulla costituzione di gruppi. «Abbiamo attivato un’email specifica a fronte delle richieste di cittadini interessati al progetto», spiega il vicesindaco Luigi Trevisiol, «sono poi i cittadini a decidere se attivare o meno il Controllo del vicinato e ad autogestirlo».
Giovanni Cagnassi
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