Decapitata la statua della Madonna di Valle Vecchia
CAORLE. Un atto di blasfemia. Una statua votiva della Madonna è stata decapitata. È accaduto a Valle Vecchia, su una delle spiagge più belle del litorale di Caorle. La scoperta è stata fatta mercoledì nel primo pomeriggio da un uomo, residente a pochi chilometri da qui, che aveva raggiunto il litorale per concedersi un pomeriggio di camminate all’aria aperta. Indignazione nella comunità della Brussa e nella vicina parrocchia di Lugugnana. Durissimo il commento di don Roberto Battel, parroco lugugnanese. «L’uomo ha perso completamente il senso del sacro. La decapitazione del monumento è una grave offesa che turba tutti quanti».
Difficile individuare, al momento, il motivo di questa profanazione. Non è stata ancora sporta denuncia, infatti, e comunque le comunità non possono fare a meno di interrogarsi. Le ipotesi sono diverse. Si va dalla bravata o dal gesto premeditato, ordito da chissà quale mente disturbata. Non viene escluso nemmeno un movente religioso o come, si può definire con un termine che va di moda purtroppo in questo periodo, radicale. Il turista, che ha segnalato il caso, è molto legato alla Brussa e alla sua spiaggia, quella di Valle Vecchia appunto. Attorno si stanno eseguendo lavori, al vicino ristorante del Mazarack.
La giornata era ideale per concedersi prima una camminata nel polmone verde della valle, e poi sulla spiaggia. Quindi l’uomo ha percorso il sentiero che collega il parcheggio della Brussa alla spiaggia. Non poteva credere ai suoi occhi, quando ha fatto la triste scoperta. La statua della Madonna, in un luogo che si credeva incontaminato dal male, era stata decapitata. La testa mozzata, altro particolare inquietante, non è stata trovata. Ai piedi della scultura, poi, non ci sono detriti. Come se qualcuno si fosse messo all’opera per ripulire il tutto e scappare.
Il parroco di Lugugnana, don Roberto Battel, è stato informato nel pomeriggio di ieri, quando la notizia ormai stava diventando di pubblico dominio. «Non si capisce più quale sia il giorno e quale sia la notte. Ma la notte non può esserci senza il giorno », ha riferito il sacerdote, «questo atto è un andare contro l’uomo. Che senso ha tagliare la testa a una statua della madonna? Che senso ha, parlando di tempi recenti, allenarsi o lavorare il Venerdì Santo o nei giorni del Triduo pasquale? È un’epoca di smarrimento». Va spiegato che la zona di Valle Vecchia e della parte del territorio di Caorle Oltrelaguna, ricade provvisoriamente nella parrocchia di Lugugnana, e quindi nella diocesi di Concordia Pordenone. Dalla curia concordiese per ora non trapelano commenti.
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