Debiti delle partecipate, scontro politico
È polemica sul debito delle società partecipate del Comune che - come da noi riportato nell’articolo di ieri in base alle tabelle del Documento unico di programmazione (Dup) del Comune - salgono nel 2015 a oltre 400 milioni per quanto riguarda l’indebitamento finanziario netto (la differenza tra i debiti finanziari di una società e le poste attive e le disponibilità liquide di essa).
Una discussione che si è riaccesa anche ieri in Commissione consiliare Bilancio dove si è esaminato anche quello consolidato del 2014 (che comprende sia i conti del Comune, sia quelli delle sue aziende partecipate) e in cui l’assessore al Bilancio Michele Zuin ha ribadito la posizione già anticipata al nostro giornale: il fatto cioè che il debito reale di Comune e aziende partecipate sarebbe invece in calo e che il dato dell’indebitamento finanziario netto sarebbe invece influenzato dal fluttuare della liquidità delle società comunali. «Non è vero che le partecipate comunali», ribadisce Zuin in una nota, «continuano a caricarsi sulle spalle nuovi debiti. Infatti tutte le aziende partecipate citate nel pezzo hanno avuto dal 2014 al 2015 una riduzione del debito a medio-lungo termine. Questo è dimostrabile dal riepilogo all’attenzione della Commissione bilancio impegnata nell'approvazione del “Bilancio consolidato gruppo Città di Venezia anno 2014”. Nello specifico il Gruppo Veritas diminuisce il proprio debito di 3.295.374 euro, il Gruppo Avm di 8.796.585 euro, il Gruppo CMV di 3.392.413 euro, Venis S.p.A di 832.312 euro, Insula S.p.A di 699.420, IVE S.r.l. di 289.963 euro e Vega S.c.r.l. di 794 euro. Per un totale di 17.306.862 euro che sommati alla riduzione del debito del Comune di Venezia pari a 11.746.295 portano complessivamente alla diminuzione del debito consolidato del Gruppo Città di Venezia che passa dai 799.436.942 euro, che il sindaco Luigi Brugnaro ha trovato all'inizio del suo mandato, a 770.383.784 euro che rappresentano il dato consolidato per il 2015. In altre parole emerge come, con l’arrivo della nuova amministrazione, sia stato rispettato l’impegno preso dal sindaco di diminuire il debito che grava sulle spalle dei nostri concittadini e che ricadrà sulle future generazioni. È giusto precisare che i dati citati nell’articolo riguardano l’indebitamento finanziario netto che tiene conto, oltre che del debito, anche della liquidità. Quindi è fuorviante dire che aumenta il debito delle partecipate basandoci su questo indice perché bisogna guardare alle variazioni in valore assoluto dell'indebitamento senza tener conto della cassa».
«Brugnaro e la sua Giunta», replica il capogruppo del Pd a Ca’ Farsetti Andrea Ferrazzi, «hanno fatto tutta la campagna elettorale e stanno da un anno facendo propaganda elettorale dicendo che il Comune era disastrato con un “buco” di 800 milioni. Ora si scopre che il bilancio è in equilibrio dagli anni '70. Che quello che loro chiamano buco è in realtà il debito previsto dalla legge per fare opere pubbliche. Che tale debito per la parte del Comune è il minore di tutti i capoluogo di regione del centro nord a parte Bologna; che infine il debito delle partecipate nel 2015 è non diminuito, ma aumentato di 42 milioni! Questi i fatti, il resto è propaganda. L’indebitamento finanziario netto delle aziende contenuto nel Dup è un dato estremamente significativo, che fotografa il loro andamento reale». Giudizio negativo sull’assestamento di bilancio anche dal Pd veneziano, che in una nota rileva che vengono confermati gli aumenti tariffari e i tagli ai servizi già previsti nel bilancio di previsione.
Enrico Tantucci
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