De Zotti a sorpresa non appoggia Carli

A Jesolo “Bene Comune” e “Indipendenza Veneta” voltano le spalle alla Lega ma senza schierarsi apertamente con Zoggia
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - confronto fra candidati sindaci -Da sx: Zoggia; Coletto; De Zotti; CArli; Murador
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - confronto fra candidati sindaci -Da sx: Zoggia; Coletto; De Zotti; CArli; Murador
JESOLO. Libertà di voto, Christofer De Zotti non indicherà nessuno dei candidati a sindaco per il ballottaggio del 25 giugno. Né con Zoggia né con Carli, dunque. Al termine di un incontro della squadra nella sede di piazza Marconi, il candidato di Jesolo Bene Comune e Indipendenza Veneta, non ha avuto dubbi. «Abbiamo riunito tutti i nostri candidati per un’analisi seria», spiega, «dopo il primo turno delle elezioni dell’11 giugno, consultazione che ci ha visto arrivare terzi ma che ha decretato come Jesolo Bene Comune sia di nuovo la lista civica più votata in città con 1740 voti. Grazie anche al lavoro di Indipendenza Veneta il consenso verso la mia candidatura è stato ampio. In vista del ballottaggio avrei potuto sedermi sui tavoli che contano, magari ottenendo cariche prestigiose ed economicamente vantaggiose. Avremmo potuto ottenere dei benefici utili ad ottenere poltrone. Ma questo non è il mio modo di intendere la politica e non è nemmeno quello del mio gruppo, con il quale ho concordato fin da subito la strategia. Per questo, il prossimo 25 giugno, invito pubblicamente i miei elettori alla libera coscienza di voto, senza dare alcuna indicazione».


De Zotti sembra voler costruire nei prossimi cinque anni una vera forza alternativa. Con Carli avrebbe dovuto rinviare forse per due mandati, 10 anni. Con Zoggia sarebbe rimasto in disparte rispetto ai tanti “big” della coalizione.


Il sindaco uscente Zoggia per il momento non commenta la decisione. Alberto Carli invece appare perplesso: «Dopo aver preso atto della scelta di De Zotti e del suo gruppo di non schierarsi nella scelta del prossimo ballottaggio, mi rimane il dispiacere di non essere riuscito a convincere lui e il suo gruppo su una possibile alleanza che avrebbe potuto, in caso di vittoria, raccogliere molte delle proposte da lui portate avanti nella sua campagna elettorale, così come dare un forte segnale di rinnovamento della politica Jesolana, con una giunta nuova, fresca e che fra qualche giorno, quando la presenterò, renderà ancora più chiaro il mio intendimento, se i cittadini mi sceglieranno il prossimo 25 giugno».


«A De Zotti e Pavanetto che hanno scelto di fare ancora 5 anni di opposizione», aggiunge, «confermo la mia disponibilità, qualora eletto di dialogare con tutte le forze di opposizione soprattutto se capaci di proporre idee che siano a vantaggio della collettività Jesolana. Adesso rimangono 10 giorni per convincere i circa 4. 000 Jesolani che non hanno votato Zoggia al primo turno, convinti che Jesolo non possa permettersi altri 5 anni come quelli appena passati, che il mio programma di governo è il più vicino alle loro esigenze e sensibilità. Quei 4. 000 Jesolani uniti ai 3. 927 e a, mi auguro, parte dei quasi 8000 che non hanno votato al primo turno possono permettermi ridare un po’ di speranza a Jesolo, amministrata da Forza Italia e PD, innaturale alleanza».


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