Davide Miele si dimette «Innocente e massacrato»

Martellago. Stasera darà l’addio da consigliere comunale e segretario del Pd «Ho atteso la totale assoluzione dall’accusa di pornografia di Selvaggia Lucarelli»
Di Alessandro Ragazzo

MARTELLAGO. «Lascio da innocente, torno a essere una persona comune». Sono le parole di Davide Miele, che oggi in Consiglio a Martellago (inizio ore 20.15) rassegnerà le dimissioni da rappresentante del Pd e da segretario locale del partito. Lo fa a poco più di un mese dall’accusa della blogger Selvaggia Lucarelli di gestire, con altri, una pagina Facebook con contenuti pornografici e a pochi giorni dalla comunicazione d’innocenza pervenuta dallo stesso Pd metropolitano. Ma nonostante questo, dopo quanto successo, il 35enne ha scelto di fare un passo indietro. Troppo forte il massacro mediatico subìto in queste settimane relativo a quella pagina del social network che lui stesso ha sempre ritenuto goliardica.

Stasera in aula leggerà un testo dove spiegherà i motivi del suo passo indietro davanti al sindaco Monica Barbiero, alla giunta, al presidente del parlamentino locale Giovanni Brunello e ai suoi ormai ex colleghi consiglieri. «La mia» scrive Miele «non è una resa né un’ammissione di responsabilità che non ci sono. Sia dal punto di vista giudiziario che disciplinare è stata accertata l’insussistenza di reati, quindi lascio da innocente. In questi mesi ho subìto un metodo di distruzione mediatica a causa degli incarichi che ricoprivo, lo preciso, senza di fatto guadagnare nulla. Il rimborso da consigliere è notoriamente simbolico, come ritengo giusto sia, e la mia azione da segretario Pd è stata a titolo volontario».

Al suo posto entrerà Silvia Tomaello, la prima dei non eletti nel 2013. «Non mi aspettavo di rimetterci così tanto», continua Miele, «per ciò che per me è stato impegno per il bene comune. Rinuncio, quindi, per potermi difendere meglio dallo sciacallaggio che mi ha colpito. Voglio tornare a essere semplicemente un lavoratore, un figlio, un fidanzato, un uomo come tanti e rispondere solo a me stesso».

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