«Davide era un bambino sempre pronto a sorridere»
SPINEA. Spinea si stringe attorno alla famiglia Giacometti che domani accompagnerà il piccolo Davide nel suo ultimo viaggio. Funerali separati, nel giorno e nel luogo, per nonno e nipote, stretti nell’abbraccio mortale prima di finire nel canale a Lendinara, divisi nel momento del commosso addio di due comunità, quella rodigina e quella di Spinea, ancora sotto choc per quanto accaduto domenica.
L’addio a Danillo Giacometti, 73 anni, sarà oggi alle 9 a Lendinara; quello al piccolo Davide domani, alle 11, nella chiesa dei Santi Vito e Modesto. È lì che la comunità ha già abbracciato i genitori Angela e Matteo in occasione del loro matrimonio e poi per il battesimo di Davide. Per dare l’estremo saluto al bimbo di 5 anni tornerà in città anche l’ex parroco don Antonio Genovese, appena partito da Spinea per assumere un nuovo incarico a Montebelluna. Presiederà lui la messa, concelebrata con il nuovo parroco di Spinea don Flavio Gobbo, insediatosi solo domenica, proprio nelle ore in cui in città piombava come un macigno la terribile notizia della tragedia. In queste ore, al saluto di Davide si stanno preparando in particolare i bambini e le maestre della scuola d’infanzia Collodi, frequentata da Davide.
«Davide era un bambino gioioso, solare», lo ricorda il padre, «rimarrà sempre il ricordo di un bambino sempre pronto al sorriso, ad abbracciare il prossimo». Toccanti le parole sul nonno: «Non bisogna capire quel gesto», aggiunge Matteo, «è stato un gesto d’amore». Un disperato gesto d’amore per quel bambino malato che Danillo – che anche a Spinea chi l’ha conosciuto descrive come una persona gentile e generosa – ha voluto portare con sé. In queste ore Spinea si stringe attorno ai giovani genitori anche attraverso i social network. «Il dolore mi ha tolto il respiro, non ci sono parole adeguate e noi sappiamo bene che le parole nell’amore non sono l’essenziale», scrive una giovane mamma. «Quando ci siamo salutati, ho visto la gioia nei vostri occhi e l’impazienza di tornare a casa per abbracciare il vostro ometto», scrive ai genitori un’amica dell’associazione di cui Angela e Matteo facevano parte, «l’amaro destino ha voluto diversamente e adesso, neanche lontanamente, possiamo immaginare il dolore che provate. Vi siamo vicini».
La famiglia di Davide ha chiesto di destinare eventuali offerte all’associazione Or.S.A. (Organizzazione sindrome di Angelman), la malattia di cui il bimbo era affetto, utilizzando il conto corrente postale numero 390310 oppure il conto corrente bancario: IBAN IT13Y0200812011000005467786, Unicredit Treviso.
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