«David Rosset non è processabile»

Delitto Pedron: ieri a Trieste la perizia sul presunto assassino della giovane Fatale per gli esperti gli anni passati nella setta di Telsen Sao a Portogruaro
David Rosset
David Rosset
 
TRIESTE.
David Rosset, 37 anni, accusato di avere ucciso Annalaura Pedron, all'epoca dei fatti, nel 1988, era immaturo e inconsapevole di quanto stava facendo. Concordano i tre esperti di cui ieri, davanti al tribunale dei minori di Trieste, è stata discussa la perizia. Secondo la difesa siamo all'anticamera del proscioglimento dell'uomo che allora aveva 14 anni, ma la parte civile contesta il metodo dell'analisi e chiede ulteriori approfondimenti. Secondo i periti della difesa, dunque, David Rosset all'epoca dei fatti non era maturo. In un processo ordinario si direbbe che era temporaneamente incapace di intendere e volere, per la procedura minorile, invece, si accerta che il periziato non era maturo. Rosset, hanno spiegato i periti ai giudici, viveva un congelamento del suo io interiore per diversi motivi, non ultimo il fatto di frequentare la setta di Telsen Sao (con sede a Portogruaro): il 2 febbraio 1988, giorno del delitto, l'allora poco più che 14enne non aveva uno sviluppo affettivo medio. I periti, inoltre, hanno appurato una forte discrasia tra l'età anagrafica e quella mentale, lo sviluppo affettivo era congelato. Insomma, Rosset non era un bambino come tutti gli altri. Si era isolato dal mondo a causa delle dinamiche familiari e delle ingerenze della setta. Per lui, che in Telsen Sao rimase dagli 8 ai 18 anni, privato della presenza di coetanei, l'infanzia non poteva essere normale. Ce nè quanto basta, secondo i difensori Esmeralda Di Risio e Filomena Acierno, per avanzare un'istanza di proscioglimento, alla quale il pubblico ministero Chiara Degrassi si è opposta per motivi procedurali. Il collegio, dopo una breve camera di consiglio, ha respinto la richiesta: tecnicamente non si può. O meglio, si poteva in fase di indagine preliminare, ma fu proprio il gip, al momento del rinvio a giudizio di Rosset, a consigliare al tribunale l'esecuzione di una perizia. Il collegio l'ha disposta e ieri ha deciso la prosecuzione del dibattimento il 18 dicembre. Anche perchè si attende la discussione dell'esame del Dna sui reperti rinvenuti nell'appartamento che, secondo gli investigatori, corrisponderebbero con quello dell'imputato.

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