«Dateci degli argini sicuri o il Brenta ci travolge»

Manifestazione di protesta lungo il corso d’acqua i cui terrapieni senza manutenzione mostrano erosioni preoccupanti. «Rischiamo di finire come nel 1966»

CAMPOLONGO. Oltre 1500 persone hanno affollato ieri mattina la manifestazione per la sicurezza degli argini del Brenta che si è tenuta a Bojon di Campolongo. Una manifestazione organizzata dal comitato Brenta Sicuro a cui hanno partecipato i sindaci e assessori di Campolongo, Piove di Sacco, San Angelo di Piove, Codevigo, Fossò, Stra, Camponogara e Campagna Lupia .

«Siamo qui – ha detto alla gente il sindaco di Campolongo Alessandro Campalto – per evitare che questo fiume ci travolga: gli argini hanno pericolose erosioni. Non vogliamo che si ripeta la tragedia del 1966 che seppellì sotto due metri d’acqua Campolongo e Bojon . Se si rompono gli argini del Brenta finiamo sotto 40 milioni di metri cubi di acqua. Per questo siamo a favore dell’Idrovia».

A scortare i sindaci c’era anche il gruppo dei Bikers di Bojon e fra la folla non mancavano tanti residenti che la tragedia del 1966 l’hanno vissuta sulla sua pelle perdendo tutto.

Una esperienza che è stata vissuta anche dal vicesindaco di Piove, Lucia Pizzo, che a un anno di vita ebbe la casa dei genitori spazzata via dall’acqua. Dalla Regione è arrivata la promessa di un intervento di monitoraggio in tempi rapidi.

Ma la gente chiede qualcosa di più: quell’intervento tanto promesso e sempre rimandato.

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