Darsena di Sant’Elena firmato il dissequestro

Interpress\M.Tagliapietra Venezia 04.07.2015.- Nuova Darsena Sant'Elena. Porto Turistico.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 04.07.2015.- Nuova Darsena Sant'Elena. Porto Turistico.

Dissequestrato lo specchio d’acqua della darsena di Sant’Elena: i sigilli erano scattati all’inizio di luglio nell’ambito di un’inchiesta su presunte violazioni di tipo ambientale ed urbanistico. Lo ha deciso nelle scorse ore il pubblico ministero titolare del fascicolo, Giorgio Gava, accogliendo la richiesta presentata dall’avvocato Alessandro Rampinelli che rappresenta Stefano Costantini, gestore della darsena. L’attività della Marina, dunque, potrà riprendere. Alla fine di luglio il tribunale del Riesame aveva negato il dissequestro della darsena. Così l’avvocato Rampinelli si è rivolto al magistrato, non prima di aver ottenuto dal Comune di Venezia una dichiarazione in cui si attesta che la prescrizione data nel 2013 di realizzare un impianto di aspirazione dei reflui delle barche da collegare all’impianto di depurazione del vicino stadio Penzo è ineseguibile dal momento che lo stesso impianto è ko da anni.

Peraltro la difesa ha dimostrato come la struttura si sia dotata di un innovativo impianto mobile per la raccolta dei reflui come previsto dalla normativa in materia. E che le docce e i bagni ritenuti abusivi sono stati nel frattempo demoliti. Su queste basi, il magistrato ha quindi firmato il provvedimento che dispone il dissequestro della darsena di Sant’Elena. «Siamo molto soddisfatti», spiega l’avvocato Rampinelli.

A luglio erano state sequestrate anche quattordici imbarcazioni che secondo l’accusa erano state trasformate in boat&breakfast, ovvero in alloggi galleggianti di lusso in barba alle norme. Anche i ricorsi presentati al tribunale del Riesame dai proprietari di due imbarcazioni erano stati al tempo rigettati. —

Rubina Bon

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