Dario resta a Venezia: «Parteciperò alla veglia»
VENEZIA. La sua candela si unirà a quelle delle tante persone che ricorderanno Valeria e le vittime degli attentati di Parigi. Dario Solesin, oggi alle 19, sarà in piazza San Marco, parteciperà alle veglia laica in memoria della sorella Valeria uccisa al Bataclan e di chi ha perso la vita durante la furia omicida di Parigi. Martedì mattina ramo Colombina, a San Marcuola, dove si trova la casa della famiglia della giovane studentessa e ricercatrice della Sorbona, era avvolto nel silenzio. Sotto casa solo gli agenti della Digos, come il giorno precedente. Le televisioni non c’erano, tanto meno folle di giornalisti.
I genitori, Luciana e Alberto, sono rimasti nell’appartamento, che hanno lasciato dopo le 11, in silenzio. Poche cose con loro, nella speranza di rimanere in Francia il meno possibile. Sono montati su un motoscafo messo a disposizione della Questura, che li ha scortati all’aeroporto Marco Polo di Tessera, da dove hanno sbrigato le formalità e preso un aereo che li ha portati direttamente a Parigi, dalla loro figlia.
A Venezia è rimasto il fratello, Dario, che in un primo momento doveva partire con i genitori, ma che poi ha preferito restare. «I miei sono appena usciti di casa», ha risposto contattato al mattino, prima dell’ora di pranzo, «io non me la sono sentita di andare». Attenderà il ritorno della sorella a Venezia, dove ci sono i suoi amici, che in queste ore difficili gli stanno vicino e gli danno conforto. Cercano di farlo distrarre, di impedire che il pensiero vada sempre là.
I genitori, Dario li ha sentiti al telefono. Ma ad andare in Francia, non ce l’ha fatta. Questa sera il giovane sarà presente alle veglia laica organizzata per la sorella, Valeria, e in ricordo di tutte le vittime degli attentati. Un momento di raccoglimento e di riflessione, una piazza illuminata a giorno, per la pace. Dario sarà in piazza San Marco, assieme alle migliaia di persone che accenderanno una candela, si confonderà tra la folla, mischierà il suo dolore a quello degli altri, anche lui con il suo lumino acceso. «Partecipo alle veglia», ha detto, «vado con i miei amici». Poi ha aggiunto: «Spero che sia fatta per i fini giusti».
Soppesa le parole, quello che ha da dire, lo tiene per sé. Così come il ricordo della sorella, di soli 28 anni, una parte di lui, la cui salma è stata riconosciuta martedì dalla mamma e dal papà.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia