Dario e Federica, la tragedia di due fratellini

E’ un sabato mattina quando Orietta ed i suoi figli Dario e Federica Stefani, fermi su un marciapiede a Marghera, vengono travolti dall’auto guidata da una ragazza tossicodipendente di 21 anni, svenuta ed in crisi di astinenza, mentre si dirigeva verso Padova alla ricerca di metadone.

Il piccolo Dario di quattro anni e mezzo finisce schiacciato tra l’auto ed un murettino. Federica di soli trentuno giorni, che la madre portava in un marsupio sul proprio petto, quasi a proteggerla dalle insidie del mondo, muore dopo poche ore in ospedale, mentre la madre rimarrà ricoverata per circa un mese con il bacino rotto in un altro ospedale.

La ragazza alla guida dell’auto pirata, considerata soggetto pericoloso, viene arrestata, perché alla guida senza patente, e collocata presso una comunità di recupero per tossicodipendenti.

Il marito Aldo, tra i fondatori dell’Associazione Fer.Vi.Cr.eDo., da allora porta avanti un'opera di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla sicurezza stradale.

Ai piccoli angeli Dario e Federica sono stati intitolati il Palazzetto dello Sport di Via Don Orione e una scuola per l'infanzia e “spazio cuccioli” in Via Rinascita, entrambi a Marghera.