Danieli, un approdo da “bollino rosso”

Il nodo mai risolto della commistione dei traffici: gondole e taxi manovrano in pochi metri
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.04.2014.- Stazio gondole Danieli e rio del vin.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.04.2014.- Stazio gondole Danieli e rio del vin.
Forse una manovra sbagliata. Amplificata dalle onde e dalla vicinanza dei due mezzi. Fatto sta che l’incidente di ieri ripropone ancora una volta il tema della sicurezza. In particolare in alcune aree del Canal Grande e del Bacino San Marco. Il Danieli, luogo dove ieri è avvenuta la collisione tra la gondola e il vaporetto, è uno di quelli segnati da anni con il «bollino rosso». La coabitazione sempre più a rischio di traffici diversi. Le linee del servizio pubblico Actv, le gondole, i taxi. E a pochi metri verso l’Arsenale la grande flotta dei Gran Turismo. Manovre pericolose e incidenti evitati sempre grazie all’abilità dei gondolieri e dei piloti.


Ma soprattutto nei periodi di grande afflusso turistico il rischio aumenta. Carovane di gondole che escono dallo stazio Danieli, a pochi metri dalla poppa del vaporetto che ha la marcia innestata per rimanere incollato al pontile. Taxi e motoscafi a noleggio che passano per lo stretto rio del Danieli per portare i turisti a destinazione in hotel con le loro valigie. E vaporetti che si incrociano, spesso a pieno carico, innestando le marce a velocità sostenuta.


Un progetto per rifare i pontili risale a dieci anni fa. Si doveva allontanare gli approdi verso il largo, lasciando alle gondole spazio per manovrare. Ma non se ne è fatto nulla. Abbandonato anche il progetto di spostare lo stazio gondole, per l’opposizione dei gondolieri. Stessa situazione si rivede a Rialto (gondole e taxi ormeggiati e in manovra a lato dei pontili di linea 2), alla Ferrovia, a piazzale Roma (solo taxi).


«In questo caso», dicono i gondolieri, «si è trattato di una fatalità. Un’onda ha spostato la prua della gondola, che è finita con il pesante ferro dritta su un finestrino del vaporetto, mandandolo in frantumi.


«Ma anche d’estate, quando il traffico è più intenso, non succedono incidenti».


Resta il tema di un traffico destinato ad aumentare. I controlli della velocità non bastano, se non si pensa a un controllo dei passaggi. Il numero delle imbarcazioni, a cominciare dai taxi, è aumentato. Per le nuove licenze ma anche per i turni giornalieri che continuano per 24 ore. Qualche anno fa per fare spazio ai taxi Actv aveva deciso di spostare la motonave della Paglia, storico collegamento che serviva i veneziani nella tratta Venezia-Lido.-Punta Sabbioni alla Pietà. Qualche problema per gli imbarcaderi anche alla Ferrovia. Qui Actv e Comune hanno deciso di spostare l’imbarcadero di linea 1 verso il ponte di Calatrava. Per far spazio ai pontili della Regione e del servizio taxi. Anche qui nelle giornate di afflusso il traffico è intenso, con qualche problema per le uscite «ravvicinate»


Alberto Vitucci


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