Dall’Oratorio Don Bosco all’impegno

Nel 1994 aveva creato la cooperativa di servizi all’infanzia che ora conta 160 dipendenti
SAN DONÀ. Flavio De Luca viveva innanzitutto per i figli e poi per il lavoro. Storico vicepresidente e vicedirettore della Cooperativa sociale Il Portico, ne era stato fondatore nel 1994 insieme a Michele Andreetta, Serenella Manzini e Valerio Peretti.


Ovvero gli amici di sempre, quelli con cui era cresciuto tra i gruppi giovanili dell’Oratorio don Bosco, tanto che il nome della cooperativa era un omaggio alle architetture tipiche dei cortili salesiani che loro avevano frequentato prima da ragazzi e poi da animatori.


«Flavio figura come primo dipendente assunto dal Portico. All’epoca il nostro ufficio misurava solo due metri per due», ricorda il direttore, Michele Andreeetta, con la voce ancora spezzata da incredulità, dolore e nostalgia per l’amico scomparso.


Oggi la bella e moderna sede di via Feltre conta 160 dipendenti, che forniscono servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza. A San Donà la Cooperativa gestisce il Nido dei Cuccioli e il nido Sol Lewitt, il centro Nuova Opportunità, le comunità per minori La Dimora e Barabitt, mentre a Fossalta, Meolo, Loncon e Millepertiche ha in carico le scuole dell’infanzia. Tutte strutture di eccellenza.


«Flavio per me era una spalla con cui professionalmente condividevo ogni cosa», continua Michele Andreetta, «Era preciso e dedito al lavoro, ma soprattutto era una presenza e sapevo di potermi rivolgere a lui se avevo bisogno di ascolto e dialogo».


Di carattere buono, naturalmente simpatico, propositivo, sapeva vedere il bene in ogni persona e il futuro in ogni situazione. Nonostante la Cooperativa sia chiusa di sabato pomeriggio, una volta appresa la notizia molti colleghi si sono spontaneamente recati al Portico, cercando conforto l’uno nell’altro.


Alessia Pavan


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