Dall’Italia dei valori ai Forconi Mille battaglie controcorrente
DOLO. Non è la prima volta che Gaetano Ferrieri (nella foto), 56 anni di Dolo, ex aspirante politico con Italia dei Valori, ex sindacalista del settore informatico, porta a termine manifestazioni di protesta clamorose. Quella più nota, almeno fino a ieri, è stata nell’estate del 2011, a ridosso della crisi dello “spread” che portò poi alle dimissioni di Silvio Berlusconi. In quell’estate Ferrieri arrivò a fare uno sciopero della fame lungo quasi due mesi a mezzo perché chiedeva ai politici di dimezzarsi lo stipendio. Ferrieri, che pesava 89 chili, in 64 giorni ne aveva persi 22. Per questo ora ha molti sostenitori, l’attenzione delle tv di mezzo mondo e sette milioni di contatti sul sito “presidiomontecitorio.it”.
Lo Zoo di Radio 105 l’aveva adottato, un musicista gli aveva fatto un rap su Youtube (il testo era: “Andiamo con Gaetano - chi vuol essere italiano - chi vuol essere trattato in modo umano”).
Su chi sia Ferrieri spende due parole anche l’ex segretario provinciale dell’Idv Nicola Funari: «Ferrieri era iscritto all’Idv», dice Funari, «più di dieci anni fa . Nel partito a Venezia e in Riviera non era molto presente perché si è sempre comportato in modo autonomo e ha sempre vantato conoscenze dirette con Antonio Di Pietro. Ha sempre avuto una linea estrema. Dopo aver avuto la tessera dell’Idv per pochi anni, per molti è sempre stato un semplice simpatizzante che organizzava proteste e conduceva battaglie spesso in modo del tutto autonomo. Ultimamente era arrivato ad abbracciare il movimento dei Forconi, insomma dei destini che si erano divisi completamente. Dispiace sentire quello che è successo a Roma». (a.ab.)
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