Dalle fornaci di Murano il microfono di vetro del dj Albertino
MURANO. I vip diventano artisti del vetro, lo immaginano e disegnano per creare nuove opere nella loro piena originalità. Partendo da questo spunto la Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano ha coinvolto personaggi del mondo dello spettacolo che esulano dall’ambiente del vetro, e tra questi il disc jockey di Radio Deejay, Albertino, fratello minore di Linus, assieme ha fatto la storia recente delle emittenti radio italiane. Albertino è stato protagonista del Premio Murano 2013, e giovedì la presidente della Scuola, Martina Semenzato, è andata a Milano per consegnarli una copia dell’opera che aveva disegnato, e che poi è stata realizzata in vetro dal maestro Giancarlo Signoretto. Un microfono stile ani Cinquanta, semplicemente unico per i colori e la lavorazione.
«Per noi è fondamentale sensibilizzare i giovani verso una corretta visione dell’arte e dei suoi molteplici valori, ed è stato indispensabile trovare un linguaggio comune - sottolinea Martina Semenzato - Lo abbiamo individuato nella possibilità di vedere materializzate le proprie idee, le proprie emozioni e la propria creatività attraverso il vetro di Murano, fornendo loro degli stimoli completamente nuovi e saniZ. Ecco che, accanto alla competizione canonica che si sviluppa attorno al Premio Murano, è nata una sezione di opere vip fuori concorso, realizzate direttamente nella fornace della Scuola da artisti di fama internazionale.
«Abbiamo consegnato una copia fedele dell’opera realizzata da Albertino in collaborazione col nostro maestro Giancarlo Signoretto - prosegue la presidente della Scuola Abate Zanetti- Lo abbiamo fatto per ringraziarlo di tutto l’interesse che ha dimostrato in questi mesi verso il nostro progetto. Albertino è diventato per noi una figura molto presente, e che si è dimostrata attenta alle sperimentazioni del design. Nel nostro mondo e nel suo mondo, l’arte e la sua funzione educativa sono fondamentali. Il disk jockey trasmette i suoi messaggi attraverso un microfono, la Scuola Abate Zanetti lo fa attraverso il vetro, ed ecco che i due mondi sono venuti a contatto in questa bellissima opera».
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