Dalla Bielorussia al Lido per poter vivere in mezzo alle radiazioni

Sull’isola una vera e propria gara di solidarietà per i quindici bambini sordomuti dell’Istituto numero 11 di Rechiza

LIDO. Sono ripartiti più sani e più “in carne” i quindici bambini sordomuti che hanno mosso una forte ondata di solidarietà al Lido. I piccoli, di età compresa tra i 7 e i 12 anni, sono arrivati per curarsi dall’Istituto numero 11 di Rechiza, nella regione bielorussa di Homel, la più duramente colpita dal disastro nucleare di Chernobyl. Dopo le visite mediche i bambini hanno potuto seguire un regime di dieta finalmente ricco e soprattutto la iodioterapia, fondamentale per aumentare la loro aspettativa di vita.

I ragazzi hanno ricevuto affetto e doni, specialmente dai loro coetanei, ma dietro di loro hanno lasciato un grande regalo all'isola: era infatti da tempo che non si vedeva al Lido una tale voglia di organizzarsi per il volontariato. Alle serate di benvenuto, organizzate nell'ex monastero di San Nicolò, hanno partecipato oltre cento bambini con le loro famiglie: hanno giocato e festeggiato per ore, tutti insieme, senza problemi di comunicazione con chi non può nè ascoltare né parlare.

E moltissimi bambini lidensi hanno voluto condividere con loro l'intera settimana, accompagnandoli in spiaggia, organizzando partite e cenando tutti insieme.

«Una settimana fondamentale per loro», spiegano gli organizzatori, «resa possibile dall’impegno di molti volontari e dalla partecipazione di molte imprese e associazioni di tutta Venezia». Fondamentale infatti è stato il contributo dell’Eiuc, il master europeo di diritti umani di San Nicolò, della Venezia spiagge che ha messo a disposizione le capanne, di Actv e Vela per i transfer, delle ditte Sergio Puppola per la biancheria, Vad Srl per i detersivi, della Coop adriatica, del Panificio Pavan e pastificio Giordani Spa per il cibo e i dolci. Ringraziamenti alla Protezione civile e al Gruppo cinofilo Lido che ha organizzato dimostrazioni di salvataggio con i cani-bagnino, ai ristoranti Gran Viale, Beerbante,Paradise Beach e Rossopomodoro che hanno accolto i bambini ai loro tavoli; ai ristoranti Antica Sacrestia e Antico Pignolo per i piatti pronti forniti, ai gondolieri dello Stazio Bacino Orseolo che hanno offerto ai piccoli un giro in gondola, all’associazione veneziana Musica Nova, alla Wellness and Fitness danza che hanno organizzato spettacoli di raccolta fondi Fondamentale l’aiuto della tipografia 3Bpress, del negozio Lido giochi, delle boutique Barena e Gattopardo, degli hotel Marea e Ca'della Corte per i cuscini. Offerte sono state fatte dai Gruppi missionari di San Nicolò e Malamocco. Anche da Bassano contributi sono giunti dal ristorante Pulierin Enotavola che ha regalato la carne per l'intera settimana, dai Magazzini Nico che ha regalato i vestiti e i costumi da bagno e dalle Farmacie "Peserico" e "Alle Grazie" che hanno fornito i medicinali di cui i piccoli avevano bisogno.

«Con le somme risparmiate grazie all’impegno di tutti», spiegano i volontari, «potremo contribuire alla creazione di bagni e infissi nell’istituto che ospita questi bambini sfortunati».

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