Dal Ben: «Tagli solo agli stipendi»

Il Dg dell’Usl 3 nega ripercussioni negative all’ospedale di Chioggia per la riorganizzazione in corso
CHIOGGIA. Tagli ai servizi, ai primariati e al personale amministrativo. L’Atto Aziendale della Regione, che preannuncia una decisa sforbiciata ai numeri dell’Usl 3, con gravi ripercussioni sul distretto di Chioggia, sta creando forti preoccupazioni in città. Il direttore generale Giuseppe Dal Ben, sostiene che non cambierà nulla e i tagli riguarderanno solo sugli stipendi dei dirigenti.


La riorganizzazione in corso riduce le Unità operative e fa immaginare un depotenziamento dei servizi sanitari
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«Non ci sarà nessun taglio ai servizi per l’utenza, che restano tutti attivi. A essere tagliati sono i costi della dirigenza: si riducono i costi delle posizioni dirigenziali che nel numero restano uguali. Ogni servizio dell’Azienda sanitaria può essere guidato da un direttore di unità operativa complessa o da un direttore di unità semplice o da un dirigente di struttura semplice. A questi inquadramenti diversi, che variano a seconda della popolazione e dei dipendenti, corrispondono retribuzioni diverse. Con il nuovo Atto Aziendale si riducono i costi e si razionalizza la gestione, ma ripeto i servizi non si toccano».


Come spiega allora le preoccupazioni per il futuro della sanità locale?


«È una preoccupazione infondata. Con la riduzione delle Usl del Veneto, passate da 21 a 9, si volevano recuperare risorse per garantire un’offerta migliore. Allo stesso modo, con il contenimento dei costi di retribuzione dei dirigenti si vanno a liberare risorse che andranno destinate ai servizi. A Chioggia restano attivi tutti i servizi del distretto: Cure primarie, Diabetologia, Cure palliative, Infanzia adolescenza e famiglia, Consultori. Restano attivi tutti i servizi del Dipartimento di prevenzione nelle sue articolazioni, dagli Screening ai Servizi veterinari, dallo Spisal ai Servizi per la sicurezza alimentare. Lo stesso vale per Salute mentale e Serd. Cambieranno gli stipendi di chi li dirige».


Si parla di tagli anche ai primariati.


«Non c’è nessuna volontà di indebolire l’ospedale, né tantomeno i primariati. Se ci fosse il progetto di indebolire l’ospedale di Chioggia, non si sarebbero fatti in questi anni gli investimenti e le migliorie che sono sotto gli occhi di tutti».


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