Dal Ben a Noale: «Servizi da valorizzare»

Prima visita del neo direttore dell’Asl 13 con il sindaco Andreotti: ha capito le nostre potenzialità

NOALE. Bene la riabilitazione, da capire il futuro dei 264 amministrativi provenienti da Dolo e Mirano e dove inserire i 40 posti dell’ospedale di comunità.

Prima visita ufficiale martedì del neo direttore generale dell’Asl 13 Giuseppe Dal Ben alle strutture sanitarie di Noale, per rendersi conto non solo di come si lavora ma anche di quale materiale c’è a disposizione. Un giro durato quasi quattro ore e dov’era presente anche il sindaco Patrizia Andreotti. Di fatto, sono state poste le basi per il dialogo che, inevitabilmente, ci dovrà essere tra le due parti. Già in autunno Andreotti aveva fatto la stessa cosa con il predecessore di Dal Ben, Gino Gumirato, e aveva invitato a fare altrettanto l’assessore veneto alla Sanità Luca Coletto proprio perché si renda conto della realtà noalese, da sempre designata come polo riabilitativo ma anche con edifici ormai in disuso, vedi la vecchia casa di riposo.

«È solo il primo di una serie di incontri che farò con il Comune di Noale» spiega Dal Ben «dove c’è una struttura imponente e i servizi possono essere valorizzati. Si tratta di mettersi a tavolino e vedere insieme come poter programmare i lavori per il bene della comunità». Tra le prime questioni da affrontare ci saranno i 40 posti di comunità: dentro alla nuova casa di riposo di via Ongari o all’interno dell’ospedale come vorrebbe la maggioranza? Sarà uno dei nodi da sciogliere per Dal Ben. Le attività nel monoblocco iniziarono dal 1993 e nel giro di poco tempo i piani da terra al terzo furono adibiti ad altri servizi; ora due Unità che occupano la maggior parte del piano terra sono Medicina della Sport e di Medicina Fisica e Riabilitativa. Al primo piano ci sono il distretto socio-sanitario, l’Utap (Unità territoriale per l’assistenza primaria) e la nuova sede del poliambulatorio, il secondo si divide tra gli studi medici della Lungodegenza Riabilitativa e al terzo solo le degenze dello stesso reparto, con 74 posti letto più 6 riabilitativi. Il quarto è ancora da ultimare. Il pronto soccorso è stato chiuso nel 1999, mentre da quattro anni il padiglione Ferrante ospita gli uffici comunali. «È stato un incontro proficuo» spiega Andreotti «e mi ha colpito la disponibilità di Dal Ben e apprezzo il suo spirito pragmatico che condivido. Ha capito le potenzialità di questa struttura che può diventare un polo riabilitativo per tutto il Veneto».

Alessandro Ragazzo

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