Dal Belgio a Portogruaro a piedi per festeggiare i 90 anni del papà

L’inedita iniziativa è del quarto dei sei figli di Vittorio Faorlin che partirà domani mattina da Liegi Percorrerà 1150 chilometri, sostenuto da due fratelli per arrivare il 30 aprile nella città del Lemene

PORTOGRUARO. Da Liegi, in Belgio, a Portogruaro. Non in macchina o con i mezzi più comodi ma a piedi, in omaggio al padre che compie 90 anni. È la splendida storia della famiglia Faorlin, che il prossimo 30 aprile si appresta a festeggiare il traguardo del capofamiglia Vittorio, nato nella città del Lemene nel 1925.

Novant'anni di vita fatta di lavoro e sacrifici, riconosciuti in vista del suo compleanno dal quarto di sei figli, il maratoneta Fabiano Faorlin, pronto a percorrere 1150 chlometri con la sola forza delle proprie gambe, affiancato per metà strada da due fratelli e per l'altra metà da una cugina in camper che partirà per l'occasione da Portogruaro.

L'atleta da anni si sta preparando a quest'impresa (segnalata da Vito Digiorgio su PortogruaroNet) pronta a lasciare il segno, allenandosi dapprima alle sei ore di marcia, quindi alle 12 e in seguito alle 24. Partirà da Liegi, attraversando le montagne della Germania e dell'Austria. Quindi farà il passo Resta alla frontiera italiana, Merano, Bolzano, Moena, il passo San Pellegrino, Vittorio Veneto e infine Portogruaro. Un lungo percorso che prenderà il via domani e che culminerà proprio la sera del compleanno dell'amato padre Vittorio. «Stiamo preparando una splendida cena in famiglia in onore di nostro padre», ci confida il figlio maggiore Gianfranco Faorlin, «alla quale prenderanno parte tutti i nostri parenti anche dal Belgio. Loro però arriveranno in aereo. Alla sua età papà Vittorio si diverte ancora a seguire l'orto, fare passeggiate con il cane e a giocare a carte in bar. Poi la sera segue con passione in tv anche i dibattiti politici».

La storia dell'ormai 90enne Vittorio Faorlin, sposatosi nel 1953, ha una svolta nel 1955, ai suoi 30 anni, quando decide di emigrare a Liegi a seguito di un lavoro all'interno di una miniera in carbone della ditta Hazard. Dopo due anni, nel 1957, lo raggiungono da Portogruaro anche la moglie e i due figli. Nel 1972 la miniera chiude e Vittorio deve trovarsi una nuova occupazione ed anche una nuova casa, visto che la precedente era di proprietà dell'azienda. Sono anni difficili, dove la tenacia dell'uomo non demorde. Faorlin, infatti, trova un nuovo posto di lavoro in una fabbrica che produce olio per macchinari industriali, diventando nel frattempo padre per altre quattro volte. Nel 1986 va in pensione e dieci anni dopo decide di rientrare in Italia con la moglie ed il primogenito Gianfranco, stabilendosi nella casa costruita a Portogruaro con i risparmi di una vita. Per festeggiare i 70 anni del padre, già nel 1995, il quarto figlio Fabiano, di professione tornitore e appassionato di corse, decide di partire da Liegi assieme al fratello Antonio e all'amico di sempre Lorenzo, percorrendo in una settimana il lungo tragitto, alternandosi con frequenza. Ma ora che gli anni del padre sono aumentati, Fabiano ha deciso di fare nel vero senso della parola "un passo in più", realizzando la maratona più lunga ed entusiasmante della sua vita.

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