Dai rimedi casalinghi agli specialisti piccoli consigli per debellare l’infestazione
I pidocchi sono insetti che infestano il cuoio capelluto. Di solito la molla che fa scattare l’ipotesi che i pidocchi abbiano infestato la testa di una bambina o bambino, è il prurito causato dalla loro puntura. Si concentrano in particolare su nuca, parte superiore del collo e dietro le orecchie. Si diffondono tramite contatto diretto con persone già affette da pediculosi o indiretto toccando, ad esempio, i loro vestiti o lenzuola. Ma il contatto può avvenire anche al cinema quando ci si appoggia alla poltrona, sull’aereo, in treno, in bus, e in spiaggia. Da sfatare il mito che i pidocchi volino da una testa all’altra e che siano indice di scarsa igiene. Ci sono molti rimedi che si acquistano in farmacia, ma il vero problema sono le uova (lendini) che possono sopravvivere anche fino a due settimane, assomigliano a granelli di forfora e grazie all’azione di una sostanza adesiva che secernono sono difficili da rimuovere. Rimedi casalinghi se ne trovano tantissimi, dall’aceto alla maionese. Il Centro specializzato “Basta Pidocchietti” fornisce un completo vademecum alle mamme con tanto di istruzioni su cosa fare (evitare il contatto diretto testa con testa) e soprattutto su come evitare una recidiva. Che fare? Aspirare divani, poggiatesta, sedili di auto; lavare tutti i capi di abbigliamento a 60 gradi; bollire pettini; spazzole, elastici, forcine, pinze e fermacapelli e ancora mettere quello che non si può lavare a 60 gradi in una busta di plastica per 48 ore.
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