Dai grandi hotel all’Ospedale al mare Il Lido ora riparte

Oltre all’annunciata ristrutturazione di Excelsior e Des Bains anche Cassa Depositi e Prestiti pronta a scegliere il progetto
Di Enrico Tantucci

VENEZIA. Il grande cantiere del Lido si rimette, lentamente, in moto. Da una parte l’accordo appena annunciato - anche se manca ancora il via libera delle banche - per la ristrutturazione degli hotel Excelsior e Des Bains, con l’arrivo, come investitore e gestore del gruppo britannico London & Regional Properties Group (L+R), che guarda da tempo con interesse all'Italia e in passato ha già provato ad acquistare Una Hotels e l'ex sede di piazza Cordusio a Milano. Un investimento da 120 milioni di euro concordato con Coima Sgr, la società guidata da Manfredi Catella che ha ereditato la gestione del fondo immobiliare “Lido di Venezia” dalla EstCapital di Gianfranco Mossetto. Un fondo che ha appunto il controllo dei due hotel di lusso del Lido.

Ma qualcosa si muove anche sul fronte del recupero dell’ex Ospedale al Mare, ora in mano a Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) che l’ha acquistato dal Comune proprio dopo la rinuncia di EstCapital. Gli intrecci in questa saga immobiliare lidense sono infiniti.

Perché la Cdp aveva affidato nei mesi scorsi proprio a Coima un mandato a definire possibili ipotesi di recupero per l’ex nosocomio lidense. Un incarico ormai concluso, ma nel frattempo Cassa Depositi e Prestiti - a quanto risulta - starebbe stringendo su una serie di ipotesi di ristrutturazione del complesso lidense che metterebbero insieme destinazioni residenziali con altre legate anche alla salute e al benessere.

Urge però un accordo con Comune e Soprintendenza per poter proteggere all’abbattimento di alcuni padiglioni ormai fatiscenti, ma che sono ancora sotto il vincolo dei Beni Culturali. C’è da aggiungere che il nuovo gestore di Excelsior e Des Bains, il London & Regional Properties Group, oltre a occupardi di alberghi e di progetti di sviluppo immobiliare in tutto il mondo, si occupa anche dell’investimento in immobili a destinazione benessere, ospedalieri e di cura.

E tutto ciò potrebbe dunque aprire future, possibili sinergie anche con il recupero dell’ex Ospedale al Mare, che sembra andare proprio in quella direzione. Per il recupero di Excelsior e Des Bains bisognerà comunque ancora aspettare. Tre anni - sia pure senza chiudere - per l’hotel dell’area della Mostra del Cinema, dal 2017.

Due anni per il Des Bains, riportato interamente a destinazione alberghiera - e chiuso ormai da diversi anni - ma partendo solo dal 2018. Considerando anche il progettato prossimo recupero dell’ex Casinò del Lido da parte di Comune e Biennale e la chiusura del «buco» dell’ex Palacinema, qualcosa sembra finalmente ricominciare a muoversi per la riqualificazione del Lido.

E tra i più lieti dell’annunciata riapertura dell’hotel Des Bains c’è sicuramente il presidente della Biennale Paolo Baratta, che da anni non fa che ripetere in ogni occasione che la chiusura dell’albergo liberty dove Luchino Visconti ambientò “Morte a Venezia” rappresentava un grave danno per la stessa Mostra del Cinema.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia