Dagli igloo al Messico, 700 presepi per raccontare il Natale nel mondo
L’iniziativa. Settecento presepi. Tutti diversi, ognuno con caratteristiche particolari e una storia tutta da raccontare. Renato Brazzolotto le conosce tutte: è lui la mente che organizza la grande mostra “I presepi nella terra dei Tiepolo”, allestita nella tensostruttura a fianco della parrocchia di Caselle.
«Questo presepe è ambientato nella piazza di Cracovia», racconta Brazzolotto con occhi pieni di passione, «è realizzato con le carte che avvolgono i cioccolatini. Se lo tramanda una famiglia di Cracovia di generazione in generazione. Questo qui, invece, rappresenta la fattoria dove è stato girato nel 1978 il film “L’albero degli zoccoli”. La fattoria è stata distrutta, per realizzarlo siamo partiti da alcune fotografie dell’epoca».
Ci si perde nella mostra, gli occhi vengono rapiti dai particolari e dalle diverse ambientazioni in cui viene di volta in volta rappresentata la Natività. Oltre ai presepi provenienti dalle diverse Regioni d’Italia, c’è infatti una sezione dedicata a quelli provenienti da diversi paesi del mondo.
Sono stati donati a Renato Brazzolotto da Francesca, la figlia di Giovanni Raisi, un appassionato di presepi di Romano d’Ezzelino che nel corso di una vita passata a girare il mondo per lavoro ha collezionato presepi provenienti dai posti più lontani. E così, si può ammirare una Natività ambientata nei paesaggi del Vietnam e un presepe proveniente dal cuore dell’Africa e realizzato con bucce di banana.
Ma anche un presepe realizzato con tessuti e stoffe del Kenya e uno con statuine dai colori vivaci e accesi tipici degli indumenti messicani. C’è poi il presepe ambientato al freddo tra gli igloo eschimesi e quello realizzato tra le capanne di un caratteristico ambiente delle Filippine. La sezione internazionale consente di fare un viaggio intorno al mondo in cui ogni presepe rappresenta le caratteristiche dei diversi luoghi. Non da meno la sezione dedicata ai presepi delle diverse regioni d’Italia. Ce ne sono di tutti i tipi: in legno, in carta. Ce n’è anche uno realizzato con la tecnica del ricamo a tombolo da Stefania, una signora di 85 anni di Pellestrina. Ci sono poi diorami, alcuni delle vere opere d’arte. Uno rappresenta una calle di Venezia e si passerebbero ore ad ammirare la cura nella realizzazione dei particolari.
C’è poi un presepe ambientato sul lago di Braies. Lo ha realizzato Rino, la cui vita è stata sconvolta anni fa dalla perdita della figlia Samantha. Era una grande appassionata di presepi Samantha e ne creava di tutti i tipi. Dopo il lutto, Rino ha conosciuto i volontari dell’associazione Vita In Piazza che organizzano la mostra e ha deciso di portare avanti la passione della figlia. Nel presepe realizzato da Rino c’è un lago dove nuotano dei veri pesci. C’è poi la sezione dedicata alle scuole e agli asili di Santa Maria di Sala: 12 classi hanno realizzato dei presepi fatti con materiale riciclato. La mostra è aperta fino al 13 gennaio, dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19 e i festivi e prefestivi dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 19. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia