Da Villa espulsa, Brugnaro la caccia
Il sindaco accoglie la richiesta della Lega e revoca le deleghe all’assessora al Commercio, silurata all’unanimità dal partito
SERGIO VALLOTTO NOALE lista civica noalesi CELEGHIN SINDACO
La Lega ha chiesto e il sindaco Brugnaro ha eseguito: da ieri Francesca Da Villa – espulsa dal suo partito – non è più assessore al Commercio e alle Attività produttive. L’annuncio è stato dato dallo stesso primo cittadino in apertura del Consiglio comunale spiegando, inoltre, che al momento terrà per sè le deleghe in vista, probabilmente, di «un rimpastino». È il terzo assessore del Carroccio che la giunta perde per strada dall’inizio del mandato.
Lo strappo si è consumato dopo alcuni di mesi di contrasti tra la Da Villa e la Lega che non le ha mai perdonato il “non voto contrario” contro il ricorso al Tar proposto dal Comune per impedire il referendum di separazione che già la primavera scorsa le era costata la sfiducia.
«Era una cosa assolutamente dovuta» dice il segretario provinciale della Lega Nord Sergio Vallotto «Da Villa è stata espulsa all’unanimità dal partito perché ha disatteso completamente le aspettative. La delibera sulla separazione è stata la punta di un iceberg ma ci sono stati altri comportamenti non consoni e prettamente personali: la sommatoria di tutti questi fattori ha portato alla decisione finale».
Nel mucchio delle incomprensioni, tra le altre, era finita anche la bocciatura da parte dei due leghisti Giovanni Giusto e Silvana Tosi della delibera sui
take away
che l’ormai ex assessore aveva provato a portare nell’aprile scorso in giunta.
Il verbale del consiglio provinciale, recapitato per posta alla diretta interessata, è stato inviato anche a Brugnaro con la richiesta di revocarle le deleghe. «Su esplicita richiesta della Lega Nord, formalizzatami con una lettera a firma del segretario provinciale Sergio Vallotto nella quale mi si comunicava che Francesca Da Villa è stata espulsa dal partito, ho provveduto a firmare il decreto di revoca dell’incarico» ha detto il sindaco «Questa decisione mi amareggia, ma non si poteva agire diversamente dato che l’assessore era stato indicato proprio da parte della Lega Nord. Ho provato a spiegare che il lavoro fatto da Francesca in questi mesi è stato positivo e portato avanti con il chiaro obiettivo di salvaguardare gli interessi della città. A fronte però di una richiesta scritta, non ho potuto che proseguire per consolidare una maggioranza forte. Voglio comunque ringraziare ancora una volta Francesca, che ha fatto, in questi mesi, un buon lavoro».
Da Villa, dal canto suo, ha affidato a Facebook i ringraziamenti di rito per la «straordinaria esperienza». «Ho imparato molto e perciò vi sono riconoscente» ha scritto in un post.
Brugnaro ha poi annunciato che al momento manterrà l’interim dell’assessorato al Commercio. «Probabilmente, in seguito ci sarà un rimpastino di giunta» ha concluso il sindaco «ma sicuramente non ci sarà la nomina di un nuovo assessore».
Si chiude così la buona intesa tra il sindaco e il suo assessore al punto che lo stesso Brugnaro aveva sempre cercato di appoggiarla, forse anche per non essere costretto a cambiare per la terza volta in due anni il responsabile di un assessorato così importante e delicato.
Ma i rapporti tra Da Villa e il Carroccio nel frattempo erano diventati sempre più tesi. Inutilmente si era appellata all’ultimo articolo del regolamento federale della Lega; espulsa dal partito, ha perso anche l’assessorato a Ca’ Farsetti.
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