Da Venezia in crociera alla guerra santa
VENEZIA. Andare alla “guerra santa” costa solo 499 euro e ci si arriva belli rilassati dopo una crociera da Venezia. L’allarme è stato lanciato ieri dalla sezione antiterrorismo dell’Interpol. Secondo i servizi di sicurezza dei Paesi più esposti alla minaccia del terrorismo jihadista gli spostamenti degli aspiranti combattenti islamici europei verso il Medio oriente stanno avvenendo a bordo di navi da crociera, le “grandi navi”.
Il capo uscente dell'Interpol, Ronald Noble, ha infatti avvertito ieri: «Bisogna rafforzare i controlli su tutti i passeggeri che viaggiano su navi da crociera, una nuova via usata dai jihadisti che è emersa solo negli ultimi tre mesi».
Il viaggio è economico: una crociera di 11 giorni a bordo di “Costa Magica” in partenza in questi giorni da Venezia a Istanbul è offerto a 499 euro per la cabina interna. Se l’aspirante martire vuole la vista mare, il prezzo sale a 599 euro. Si parte alle 17 da Venezia e il sesto giorno alle 8 si è a Istanbul.
Il primo allarme è arrivato dagli agenti della Dgse francese che hanno seguito i movimenti di tre ragazzi francesi di origine magrebina che volevano unirsi all’Is, il fronte islamico attivo in Siria e Iraq, dopo essere stati “reclutati” in Francia. I tre hanno raggiunto Istanbul su una nave da crociera. Stesso tragitto per altri due ragazzi partiti dalla Gran Bretagna. Il direttore della sezione antiterrorismo dell’Interpol, Pierre St. Hilaire, ha spiegato che gli aspiranti miliziani cercano di superare i ferrei controlli aeroportuali. Le autorità turche negli ultimi mesi hanno infatti fermato centinaia di aspiranti combattenti controllati negli scali aerei. «Per questo c’è stato un fortissimo incremento delle crociere per raggiungere quest’area», ha spiegato St.Hilaire, «e abbiamo la prova che molti di questi personaggi si stanno muovendo ancora in questi giorni per raggiungere Izmit e Istanbul.
Ma in questi mesi il principale porto di partenza per le crociere verso Istanbul è Venezia. In queste ore agenti dei nostri servizi stanno passando al setaccio tutta la documentazione prodotta dai passeggeri delle “grandi navi” diretti verso la Turchia negli ultimi mesi. Costa, ad esempio, offre crociere a bordo delle sue “grandi navi” da 5 mila passeggeri che vanno imbarcati in poche ore. Il sospetto è quindi che i controlli non siano così accurati come quelli aeroportuali nè alla partenza a Venezia, né al rientro dei passeggeri a bordo dopo gli scali. «Chiediamo più controlli», ha concluso St.Hilaire. Anche e specialmente al rientro a Venezia: gli stessi tragitti potrebbero infatti essere usati per il rientro in Europa di cellule terroristiche dopo uno scambio di persona in Turchia.
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