Da San Donà a Jesolo si viaggia in piedi utenti Atvo in rivolta

Protesta per gli autobus stracarichi di gente e anche sporchi L’azienda replica annunciando l’acquisto di 100 nuovi mezzi
SAN DONA' DI P -. DINO TOMMASELLA - COLUCCI - STAZIONE ATVO PIAZZA 4 NOVEMBRE - AUTOBUS IN PARTENZA
SAN DONA' DI P -. DINO TOMMASELLA - COLUCCI - STAZIONE ATVO PIAZZA 4 NOVEMBRE - AUTOBUS IN PARTENZA
SAN DONÀ. Bus stracarichi sulla linea San Donà-Jesolo. La mattina dalla stazione di piazza IV Novembre i mezzi partono con passeggeri assiepati come fossero, così lamentano, “in un carro bestiame”.


Tra questi Alessandro Curtarello, ex consigliere comunale di San Donà. Ha scritto una lettera alla direzione dell’azienda trasporti e continuerà a farlo fino a quando la situazione non migliorerà. «Non mi hanno risposto», spiega, «e io scriverò ancora visto che ogni giorno ci sono dalle 20 alle 30 persone in piedi sulla linea per Jesolo, aggrappate a scomode maniglie per non cadere a terra, costrette a veri e propri esercizi di equilibrismo. Sabato scorso una signora si è sentita male in quanto mancava l’aria. Pago un abbonamento di circa 54 euro al mese e mia figlia circa 66 euro. E, come noi, decine di altre persone che quotidianamente si lamentano. Parlando con gli altri utenti dei bus, gli stessi mi comunicano che anche in altri orari, alle 7. 40 o 8. 40, la situazione è la stessa. A questo aggiungo che la pulizia dei mezzi è inesistente: gomme da masticare appiccicate sui sedili e sul retro degli stessi, carte e fazzoletti gettati a terra, vetri unti. Ogni qualvolta un cliente viene beccato senza biglietto o abbonamento non gli viene elevata alcuna contravvenzione in quanto, come mi hanno detto i dipendenti dell’azienda, “tanto non la pagano”. Io ho presentato reclamo presso l’azienda per due volte, il 12 e il 14 giugno e ogni giorno mi recherò da chi di competenza e ogni giorno inoltrerò reclamo».


Atvo ha precisato che dal 2010 non aumenta gli abbonamenti. Ci sono mezzi vetusti e ha inserito, nel piano industriale quinquennale, l’acquisto di 100 nuovi bus. «In autostazione ci sono tre emettitrici», precisa l’azienda, «oltre alla biglietteria, senza considerare la possibilità di acquisto online per evitare le code. Per le persone in piedi va ricordato che sono previste fino a 23 persone in piedi. Considerando che in questo periodo c’è la concomitanza tra la fine delle scuole e l’inizio delle attività lavorative, per cui ci può essere qualche persona in più rispetto alla media. Ci venga, comunque, indicato il giorno, il luogo e l’ora per poter accertare i disagi. Il mancato pagamento non è un problema solo di Atvo, che comunque ha delle guardie giurate che salgono nei mezzi per i controlli. Questo problema di carattere generale non può, in ogni caso, essere affrontato dalla sola Atvo. Va ricordato che molti extracomunitari sono abbonati. Inoltreremo alla Regione e agli enti competenti la richiesta di aumentare le corse, visto che è proprio la Regione che le può autorizzare. Teniamo sempre conto delle critiche costruttive che vengono segnalate, perché l’obiettivo di Atvo è di continuare a migliorarci. Sarebbe, però, opportuno che queste critiche e suggerimenti venissero inoltrati all’azienda, evitando di alimentare delle polemiche mediatiche che possono rischiare di rimanere fine a sé stesse».


Giovanni Cagnassi


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