Da Facebook all’altare. «È disabile? Ma io la amo»
MIRA. Una storia d’amore quasi da fiaba, che non conosce barriere, al tempo di Internet. Protagonisti della vicenda sono Tiago Patron, un ragazzo di Mira con origini brasiliane, e la napoletana Mariangela Esposito. Una storia raccontata ieri nello studio di “Uno Mattina”, la trasmissione di Raiuno condotta dalla padovana Eleonora Daniele. La scintilla che ha fatto scoccare l’incontro? Il caso. «Cercavo in facebook a Napoli - spiega Tiago - un amico che di cognome fa Esposito. Un cognome comunissimo nella città partenopea, e navigando mi sono imbattuto nel profilo Internet di Mariangela. Ho subito notato che era una bella ragazza e ho chiesto in facebook se voleva diventare mia amica».
L’interesse di Tiago è stato ricambiato dalla ragazza che però non ha nascosto fin dal primo momento di essere disabile, di stare cioè in carrozzina a causa della distrofia muscolare. «Tiago fin da subito mi è piaciuto sia per il suo carattere e anche perché è un bel ragazzo», ha detto emozionata Mariangela. «Mi ha fatto capire poi che per lui il fatto che stessi in carrozzina non aveva rilevanza. Tiago era intenzionato a conoscermi di persona. Con il tempo abbiamo rafforzato la nostra amicizia via Internet, fino a quando, dopo un mese, è venuto a trovarmi a Napoli. Qui ha conosciuto la mia famiglia e con il tempo abbiamo cominciato a frequentarci».
«Tiago», ha detto Mariangela, «mi ha sempre detto che per lui la mia disabilità non è un problema».
«A me», ha detto senza paura il ragazzo, «le persone piacciono al di là del loro aspetto fisico, senza togliere che Mariangela è una bellissima donna di cui mi sono innamorato, e che per questo ho voluto come moglie. Napoli e la sua gente poi mi sono piaciuti da subito».
Dopo tre anni e mezzo di fidanzamento, Tiago e Mariangela si sono sposati e ora vivono insieme a Napoli.
Nel frattempo insieme con Mariangela, Tiago ha superato anche un’altra barriera. «Siamo andati insieme in Brasile», spiega Mariangela, «per conoscere la sua mamma biologica, visto che lui è stato adottato da piccolissimo, da una famiglia di Mira che ama moltissimo. Aveva però anche tanta voglia di conoscere le sue origini brasiliane».
«Il desiderio», spiega il ragazzo, «di sapere da dove vengo, l’ho sempre avuto fin da quando ero ragazzino. L’incontro con mia madre in Brasile è stato molto emozionante e ho capito molto della sua vita difficile. In questa ricerca delle mie origini mi è stata di grandissimo aiuto mia moglie Mariangela».
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