Da dicembre c’è il taxi condiviso: Mestre anticipa la città di Dubai
MESTRE. Su Facebook da giorni gira un sondaggio indirizzato a veneziani e mestrini associato al video di presentazione di “MvMant”, piattaforma per la mobilità smart che a dicembre approda in città. Una novità che incuriosisce molti e che va vista come una alternativa al car sharing e a servizi che scatenano conflitti tra categorie come “Uber”. “MvMant” è una piattaforma sviluppata da EdisonWeb che funziona scaricando una applicazione per lo smartphone, registrandosi e cercando una corsa in taxi su determinati tragitti, da condividere con altri clienti. Per pagare di meno. Il sistema organizza il viaggio condiviso in collaborazione con i tassisti e prevede anche coupon sconti e campagne di fidelizzazione che coinvolgano pubblico e privato.
Tecnologia questa, scelta anche da Dubai per i servizi di mobilità di Expo 2020 (si erano candidati 2.274 progetti di 73 nazioni) assieme ad altre 34 proposte.
È stata testata a Ragusa, in Sicilia, nei mesi scorsi e ora, intanto, sbarca a Mestre grazie ad una collaborazione tra il team siciliano di progettisti e la cooperativa Radio Taxi di Venezia e Mestre. «MvMant è un sistema innovativo di mobilità che permette di condividere il taxi riducendo il congestionamento delle città, l'inquinamento e i costi di trasporto. Ci sembrava il naturale percorso della nostra azienda», spiega Gabriele Stevanato, presidente della cooperativa che ricorda che i tassisti in città da tempo investono in servizi all’utenza: «Siamo stati tra i primi in Italia a installare sistemi di videosorveglianza e tracking satellitare nei taxi; a rendere disponibile il pagamento della corsa con ogni carta di credito per qualsiasi importo e di recente a disporre di un sito dal quale è possibile acquistare con carta di credito tratte in modo trasparente e sicuro. Abbiamo anche la fidelity card con sconti del 10 per cento e siamo stati tra i primi ad usare la “AppTaxi”ora diffusa in varie città».
Ora un altro passo avanti, la partecipazione al progetto “MvMant” che parte a dicembre. «MvMant ci mette la tecnologia; Radiotaxi Venezia le proprie strutture e le autorizzazioni per questo servizio che si affiancherà ai taxi tradizionali. Il questionario che si sta proponendo serve per progettare le prime linee che verranno realizzate concentrandosi sull'area urbana di Mestre per poi evolversi successivamente in base alle esigenze di trasporto che emergeranno», dice Stevanato. La cooperativa Radio Taxi dal 2014 chiede al Comune di fissare tariffe per il taxi condiviso in città, normando una consuetudine già presente. «Abbiamo deciso di provare da soli ad attuare questa scommessa per una mobilità diversa», dice Stevanato. «Abbiamo già la tariffa al volo a 5 euro, qualsiasi sia il numero di passeggeri. Per andare dalla stazione di Mestre in aeroporto con un taxi si pagano 35 euro e si può essere in otto e si dividono le spese. In bus, la spesa per otto persone è di 64 euro».
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