Da Cona ad Agna, gli eritrei bloccano la strada
AGNA. Nuova protesta dei migranti eritrei: dopo la manifestazione di venerdì a Bagnoli, sabato mattina una trentina di richiedenti asilo è scesa in strada ad Agna.
Dalle 7.30 del mattino gli eritrei, arrivati a piedi dalla vicina base di Cona, l’hub per la provincia di Venezia ma a due passi dal confine padovano, hanno bloccato la provinciale che conduce ad Agna all’altezza della zona artigianale. Incuranti della pioggia intensa stanno esponendo gli striscioni per chiedere il piano di “relocation”, vale a dire il trasferimento in altri paesi Europei. Di fatto invece sono bloccati nelle due basi di Conetta e di San Siro di Bagnoli ormai da mesi. Così hanno deciso di scendere in strada. Venerdì mattina a bloccare il traffico i migranti di San Siro, sabato mattina quelli di Conetta.
Dal super prefetto Mario Morcone ieri è arrivato l’impegno a trasferire gli eritrei già nei prossimi giorni. Ma loro non si fidano e protestano: «Abbiamo bisogno di attenzione», scandiscono in inglese. Sul posto fin dall’inizio della protesta il sindaco Gianluca Piva insieme ai carabinieri, alla polizia locale e alla protezione civile. «Ci risiamo, ogni giorno una protesta» osserva il sindaco. «Abbiamo la strada provinciale bloccata da ore e difficoltà per i cittadini e gli automobilisti. Abbiamo subito creato una viabilità alternativa anche con aiuto di polizia locale, carabinieri e protezione civile di Agna. La situazione è insostenibile per loro e tanto più per noi che ormai troppo di frequente subiamo disagi di queste proteste e della presenza di ben due centri profughi a pochi chilometri. Questi due hub vanno chiusi subito».
Poco prima delle 10 i migranti, dopo la trattativa condotta dal comandante della compagnia dei Carabinieri di Piove di Sacco Enrico Zampolli, hanno deciso di concludere il sit-in e di incamminarsi verso la base di Conetta. E' stato loro assicurato che nei prossimi giorni saranno trasferiti in altre strutture.
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