Da Cavarzere le macchine per il food
Partito 150 anni fa nella campagne tra i fiumi Po e Adige, Filippo Turati – con una “t” – ha iniziato producendo carri agricoli in legno, cui si sono aggiunti poi macchinari per l’agricoltura da vendere in Veneto ed Emilia. Ma è con Antonio Turatti –con il raddoppio della “t” – l’attuale presidente, che nel 1960 c’è la svolta industriale dell’azienda. Il suo primo brevetto è degli anni 70 con la prima sgambatrice industriale automatizzata per funghi al mondo (ancora in produzione e in uso a livello globale). Da lì un’importante crescita e l’apertura internazionale.
Oggi il gruppo Turatti è leader mondiale nella progettazione e realizzazione di macchinari specializzati per l’industria alimentare. Una storia imprenditoriale lunga cinque generazioni e che quest’anno ha festeggiato i 150 anni di attività.
Le macchine create a Cavarzere raggiungono tutto mondo: dalla costruzione di macchinari per l’agricoltura all’industria conserviera, dal settore dei surgelati a quello dei ready-meals, fino ad arrivare negli anni 90 al food service. Attualmente Turatti esporta l’85% del suo fatturato tra Europa, Nord America e Asia. Oggi i figli di Antonio si sono “divisi” il mondo: Alessandro Turatti è presidente di Turatti North America, mentre Ilaria Turatti è numero uno di Turatti Pacific. «Aperta la produzione nel 2017 la filiale vietnamita di Hanoi e specializzata nella costruzione di macchinari per la frutta tropicale per tutto il mercato asiatico – spiega Ilaria Turatti, questo pomeriggio ospite alla presentazione della ricerca Top 500 – importantissimi per noi soni i mercati giapponese, australiano e neozelandese».
Tra i suoi clienti i grandi nomi dell’industria alimentare mondiale e dei fast food più noti. Le innovazioni del Gruppo Turatti hanno trasformato in maniera radicale vari settori, dalla costruzione di macchinari per l’agricoltura passando attraverso il core business del settore alimentare, cui si somma l’enologia (con Dionysus) e nutraceutica. Attualmente il reparto di Ricerca e sviluppo è composto da 10 persone con sede a Cavarzere, con il compito di creare nuovi macchinari. «Nei prossimi mesi introdurremo nuove soluzioni per estrazioni sulle erbe aromatiche – spiega Ilaria Turatti – è una nuova sfida, che abbracciala la nutraceutica. Abbiamo creato una nuova divisione, T Lab, che avrà il compito di realizzare soluzioni per un mercato che sta crescendo e sul quale Turatti punterà molto nei prossimi anni. Per ora interessa maggiormente gli Usa, ma siamo certi arriverà in tutto il mondo».
Il gruppo veneziano ha 120 dipendenti nella sede principale di Cavarzere, 12 in Vietnam, e 5 negli Usa. A Salinas (California) è attiva dai primi anni 90 una sede per servire il primo mercato, quello statunitense. «La nostra longevità è dovuta al fatto che abbiamo sempre anticipato i bisogni del settore» afferma il presidente Antonio Turatti. «Abbiamo coniugato questa capacità con un grande spirito di adattamento e per fornire impianti e servizi che rispondano a quelle esigenze, anche con la nostra passione per qualità ed innovazione». Il gruppo Turatti è tra i principali fornitori di sistemi di processo dei prodotti alimentari in tutto il mondo e offre soluzioni innovative per l’industria della quarta gamma e dei piatti pronti, in aggiunta a quelle elaborate per l’industria delle conserve, dei surgelati e del disidratato. —
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