Da Alfa a Happy: rinasce il bar del campus di via Torino

La storia della riapertura del bar dell’università di Mestre: le lavoratrici che rischiavano di perdere il lavoro dopo la rescissione del contratto della Compass group sono tornate al lavoro con il nuovo gestore, la Minto Srl,  chiamato dall’Esu. Soddisfazione della Filcams Cgil. E il titolare: «Bella storia positiva»

Mitia Chiarin

Da bar Alfa a bar Happy. Come la felicità di quattro lavoratrici che hanno rischiato per mesi di non riavere il lavoro. Lieto fine al campus di Ca’ Foscari in via Torino dove martedì ha riaperto i battenti il bar del campus scientifico dell’Ateneo, che serve a studenti e docenti ma è aperto a tutti. Un mese fa la svolta con l’annuncio di Esu, ente per il diritto allo studio, ai sindacati sulla riapertura del bar tramite un subappalto affidato alla società Minto Srl. La filiera contrattuale ha visto l’Università affidare il servizio all’Esu e questa lo ha assegnato a Sarca Srl che a sua volta ha subappaltato alla Minto srl. «Fin dall’inizio abbiamo lavorato per evitare che queste lavoratrici rimanessero senza tutele», dichiara Andrea Brignoli, segretario provinciale Filcams CGIL Venezia. «Il rischio concreto era che alla riapertura, il nuovo gestore potesse non assumerle o farlo con contratti peggiorativi. Durante questi mesi di incertezza, le dipendenti sono rimaste formalmente in forza a Compass Group, ma senza retribuzione una volta esauriti ferie e permessi. Una condizione imposta per poter tutelare, alla riapertura del sito, il diritto alla continuità occupazionale». La trattativa non è stata facile ma alla fine è stato trovato l’accordo che prevede per le quattro lavoratrici l’assunzione a tempo indeterminato e senza periodo di prova esteso anche a due colleghe, inizialmente escluse dal diritto alla riassunzione; il mantenimento di tutte le condizioni contrattuali e salariali maturate e l’applicazione del contratto nazionale per i dipendenti dei Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Commerciale e Turismo, con l’aggiunta dell’Integrativo Provinciale e del terzo livello.

 

Canta vittoria il sindacato ma è felice pure Stefano Minto, il titolare della Minto srl, la azienda che ha iniziato marted il lavoro al bar Happy, dopo aver riassunto tutte le dipendenti. La Minto gestisce già i bar interni ad una serie di istituti scolastici di Mestre (dal Morin allo Stefanini, dal Luzzati al Volta, per citarne alcuni) e lavora già per Ca’ Foscari e l’Esu presso la Ca’ D’Oro. «Sono davvero felice che si sia chiusa positivamente, per tutti, questa trattativa anche perché nei miei bar a lavorare sono tutte donne e so perfettamente quale è il loro valore. Il bar Happy lavora per il campus ma è aperto a tutti e a breve arriverà qui vicino anche la Camera di commercio con la nuova sede. La nostra azienda punta molto sui prodotti di qualità e del territorio più che sul prezzo ridotto dei prodotti, che molti praticano fingendo che si punti davvero sulla qualità. Questo, invece, fa la differenza anche sul fronte della qualità del servizio quando si parla di appalti. Abbiamo anche una serie di formule di abbonamento per la clientela».

 

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