Cumuli di detriti antiestetici imprese multate e denunciate

MIRA. Terreni accumulati che deturpano il paesaggio, arriva la denuncia dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Le ispezioni svolte la settimana scorsa dai carabinieri del Noe di Venezia,...

MIRA. Terreni accumulati che deturpano il paesaggio, arriva la denuncia dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico.

Le ispezioni svolte la settimana scorsa dai carabinieri del Noe di Venezia, hanno portato alla denuncia di due titolari di aziende che operano nel settore del recupero e nel trattamento di “sfridi da demolizione”. Le ispezioni sono scattate quasi per caso. I militari, alcuni giorni fa, stavano percorrendo la Statale Romea verso Ravenna. Nel tratto in comune di Mira, poco dopo il confine con Venezia, notavano tra i campi, vari accumuli di terreno molto alti, fortemente di impatto per chi osserva la campagna.

L’anomalia portava quindi alle verifiche del caso che, infatti, confermavano i sospetti. Sostanzialmente, le ditte interessate, pur essendo regolarmente autorizzate a svolgere l’attività di recupero e di trattamento di materiale proveniente da demolizioni (terra, roccia, inerti) avevano superato di gran lunga la capacità di gestione dell’impianto: un’azienda autorizzata a gestire 4000 tonnellate aveva accumulato circa 500 tonnellate in più, l’altra autorizzata a gestire 2000 tonnellate aveva accumulato 100 tonnellate in più. Sicuramente, spiegano i carabinieri, si tratta di materiale non pericoloso e che non determina un particolare danno o pericolo di danno ambientale, ma il non rispetto dei vincoli indicati nell’autorizzazione costituisce precisa violazione al Testo Unico Ambientale, oltre che alterare il paesaggio.

Le violazioni riscontrate, alla fine, potranno essere risolte innanzitutto con il ripristino della giacenza corretta, tale da rientrare nell’alveo dell’autorizzazione, e successivamente con il pagamento di considerevoli sanzioni amministrative. In questo caso, fortunatamente, sussiste la possibilità di riportare il paesaggio nella normalità.

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