Crolla l’ex cinema, Piovese interrotta

Cona. Evacuati tre nuclei familiari che abitano nelle vicinanze. Chiusi due negozi e un tratto della strada statale
Di Diego Degan

CONA. Regionale Piovese interrotta, tre nuclei familiari (cinque persone) evacuate dalle loro case, un paio di attività commerciali momentaneamente sospese. Il cedimento di un muro dell’ex cinema in centro a Pegolotte ha causato un bel trambusto, martedì pomeriggio, impegnando, tra l’altro, polizia locale, vigili del fuoco e carabinieri fino a notte per le procedure di messa in sicurezza della zona.

L’ex cinema, infatti, un grande edificio che raggiunge gli 11 metri di altezza, si affaccia proprio sulla Piovese, che qui prende il nome di via Roma, ed è affiancato da due edifici abitati.

Martedì pomeriggio, all’una e venticinque uno dei muri posteriori ha ceduto e si è trascinato dietro un pezzo di tetto. «L’ho visto crollare sotto i miei occhi», dice il signor Schiesari, un pensionato che abita proprio accanto, «per fortuna non ha causato danni importanti alla mia casa». Ma i vigili del fuoco hanno ispezionato l’edificio, concludendo che esiste un imminente pericolo di collasso di tutta la struttura e il sindaco ha dovuto provvedere di conseguenza.

Si tratta, comunque, di un evento annunciato: da molti anni il vecchio cinema era in condizioni fatiscenti e proprio la famiglia Schiesari aveva presentato vari esposti e segnalazioni ottenendo, ancora nel 2010, un’ordinanza del tribunale per la messa in sicurezza dell’edificio che era rimasta, però, quasi lettera morta. «L’aveva costruito mio nonno, nel 1927», racconta Romeo Pinato, che abita poco lontano, «nel 1944 i tedeschi lo requisirono per farne una caserma ma nel dopoguerra tornò alla sua funzione originaria, cinema e anche sala da ballo. I ragazzi ci arrivavano in bicicletta e lì accanto c’era lo stallo per le bici. La mia famiglia l’ha gestito fino al 1975, poi l’abbiamo venduto: il cinema non rendeva più, c’erano dei lavori da fare e non c’era neppure spazio per le automobili che avevano preso il posto delle bici».

Qualche anno ancora come laboratorio tessile e poi la chiusura definitiva nei primi anni ’80 quando venne ceduto a un imprenditore di Cavarzere che voleva aprirci un nuovo locale ma non l’ha mai fatto.

Decenni di abbandono, di controversie con i confinanti che avevano ottenuto di farlo circondare con reti e impalcature, ma nessun lavoro di sostegno statico.

Una ventina di giorni fa il consiglio comunale aveva approvato una delibera che permetteva la demolizione di edifici storici (come l’ex cinema) in caso di pericolo per l’incolumità pubblica.

Ora inizierà la demolizione del vecchio cinema e dopo la Piovese potrà essere riaperta.

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