Crolla il tetto della chiesa di Sant’Agnese
PORTOGRUARO. Crolla una trave portante dell'abside della chiesa di Sant'Agnese e Lucia, in centro a Portogruaro. Paura nella città del Lemene, dove nessuno fortunatamente è rimasto ferito da coppi e calcinacci. La chiesa, comunque, è parzialmente inagibile. È accaduto ieri, poco prima delle 15. Le cause sono da ascrivere principalmente alla pioggia degli ultimi giorni, ma forse anche all'incuria. Poco prima delle 15 un tonfo sordo ha gettato nel panico centinaia di residenti. Si era intuito quasi subito che si era verificato un crollo, ma non si capiva dove. «Sembrava il terremoto» hanno riferito alcuni testimoni. Sul posto i vigili del fuoco del locale distaccamento di viale Isonzo, mentre numerose chiamate arrivavano al centralino dei carabinieri. Dall'alto, attraverso l'elicottero, i pompieri hanno eseguito una prima ricognizione.
La trave, cedendo, ha sfondato il tetto che copre l'abside, creando una breccia del diametro di 6-8 metri. Carabinieri e vigili del fuoco hanno transennato tutta la zona, mentre la polizia locale del comando portogruarese ha subito istituito un senso unico alternato,
Durante il sopralluogo della Protezione civile, alle 17.30 circa, i vigili del fuoco hanno sollevato altre due travi che presentavano gravi carenze. Colpa della pioggia, ma anche delle tarme che hanno scavato nel legno. Occorrerà, in sinergia con la diocesi di Concordia Pordenone che sovrintende la struttura, eseguire un intervento il più rapido possibile, per scongiurare nuovi crolli da qui ai prossimi giorni.
Sul posto, oltre a numerosi curiosi, si sono presentati anche i tecnici del Comune, l'assessore alla Protezione civile Ivo Simonella, e monsignor Pietro Cesco. È stata disposta la chiusura parziale della chiesa. All'interno si potranno celebrare solo alcune funzioni religiose. Situata fuori della cerchia muraria, risale probabilmente alla prima metà del XIV secolo, quando vi aveva annesso un monastero di benedettine. Il monastero, trasformato in villa residenziale dal nobile veneto Martinelli, dal 1937 al 1963 appartenne alle Figlie del Sacro Cuore; ora appartiene al Comune. I restauri del 1986-87 hanno messo in luce affreschi quattrocenteschi. L'opera di maggior pregio della chiesa è il gruppo in terracotta della Pietà, attribuita al modenese Guido Mazzoni (1450 -1516). In anni recenti è salita alla ribalta della cronaca per il ritrovamento, il 2 aprile 2004, di un ordigno inesploso attribuito a Unabomber.
Rosario Padovano
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