Crolla il tavolo in cemento durante il doposcuola. Due alunne all’ospedale
L’incidente nei giorni scorsi a Camponogara, le famiglie delle bambine hanno già sporto querela. Una scolara ha il piede fratturato, l’altra ferite minori. E’ successo durante le attività gestite da una coop in una casa confiscata alla mafia
CAMPONOGARA. Collassa un tavolo in cemento, ferite due bambine di 10 e 9 anni durante le attività post scuola gestite da una coop. Scatta la denuncia delle famiglie contro il Comune di Camponogara. A raccontarlo sono gli avvocati Alessandra Nalon e Marco Cristian Cassandro che rappresentano le famiglie delle due minori. «Le bambine», spiegano, «frequentano da diverso tempo, il lunedì e il giovedì dalle 16.30 alle 19, il corso post scolastico “Giragioca”, organizzato dall’Unione dei Comuni della Riviera con il contributo del Comune di Camponogara che lo fa gestire ad una cooperativa di servizi di Mira». Il doposcuola “Giragioca” si tiene in un immobile confiscato alla mafia di proprietà del Comune di via Volta.
«Lo scorso 16 maggio, mentre le bambine si trovavano al “Giragioca”, nel giardino della casa di via Volta hanno subito un grave infortunio», spiegano i legali, «Mentre giocavano attorno ad un tavolo in calcestruzzo- cemento vetusto, questo improvvisamente è crollato sulle bambine, travolgendole». Le piccole si sono messe ad urlare e chiedere aiuto. Avevano le gambe bloccate dal lastrone di cemento e sono state liberate dal personale del “Giragioca”. «I genitori», continuano gli avvocati, «non sono stati avvisati e hanno scoperto il fatto solo nel momento in cui sono andati a riprendere le figlie a scuola. Le bambine sono state subito portate al pronto coccorso di Dolo e poi trasferite a Chioggia». Alla prima, come recita il verbale medico, è stata riscontrata una “frattura del collo del piede e del 4° metatarso del piede destro e una lesione escoriata del polpaccio destro” con prognosi di 30 giorni. Alla seconda un “trauma da schiacciamento con lesione cutanea”, prognosi di 10 giorni.
«È evidente», puntualizzano gli avvocati, «la vetustà del manufatto». Le famiglie hanno incaricato i legali, la denuncia-querela è già depositata in Procura, con richiesta di sequestro del manufatto ai fini delle indagini. I genitori vogliono andare a fondo della vicenda «per scoprire i reali responsabili, procedendo anche ad una richiesta di risarcimento danni e soprattutto per evitare che si ripetano episodi simili», concludono i legali. Sentito sulla vicenda, il Comune di Camponogara assicura che saranno fatte verifiche su quello che è successo.
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